La granaria di Milano nella seduta di martedì pomeriggio ha deciso di non quotare mentre nella mattina a Vercelli le voci quotate erano tutte nominali. La copertina di questo report riprende la copertina del 16 luglio scorso. Allora bisognava cercare le rimanenze con il lanternino nei magazzini degli agricoltori. Oggi nei magazzini, probabilmente, resta un 15% di risone. Secondo le norme è ancora presto per “non quotare” ma, resta la difficoltà a trovare una quotazione ufficiale. Le trattative avvengono a distanza, senza stringere troppo la mano quasi a valutare le intenzioni della controparte.
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RiceWeek Live – 35a puntata
Appuntamento con RiceWeek Live di aprile. Siamo arrivati al giro di boa di questa campagna e le prospettive non sembrano rasserenare i mercati del riso italiano. Mese di marzo a fasi alterne con prezzi in lieve aumento nella prima parte, mentre, nell’ultima decade del mese, i segnali che sono arrivati dalle borse hanno causato forti tensioni. Condizioni che hanno portato aumenti importanti dei prezzi nei primi giorni di aprile.
Approfondimento: di seguito mettiamo a vostra disposizione in formato pdf le slides mostrate nel video, da consultare o scaricare.
Analisi Mercato del Risone #14/2022
C’è!… Ma non si vende! A memoria non si ricordano listini di Borsa Merci che riportino, su (quasi) tutte le varietà relative al risone, la voce “nominale”. Le Camere di Commercio la definiscono così:” Ove esista la disponibilità di una data merce ma di questa non siano avvenute contrattazioni ed i prezzi siano stati desunti da semplici informazioni o formati in via presuntiva a seconda della tendenza del mercato, oppure mediante una semplice ripetizione, ritenuta attendibile, dei prezzi immediatamente precedenti, si indicherà espressamente nel listino che trattasi di quotazione nominale “. Le cause sono molteplici e le abbiamo già elencate nelle scorse settimane. Le conseguenze saranno condizionate dall’aria che tira…
Analisi Mercato del Risone #13/2022
Non si ferma la corsa ai rialzi. In questo ultimo periodo l’attenzione dei compratori riguarda tutte le tipologie di risone. Soprattutto Cammeo e Barone in 2 settimane realizzano un aumento del 20%. Per le altre tipologie gli aumenti si aggirano sul 10%. La rimanenza ancora stoccata presso le aziende agricole, pari a 377.000 tonnellate, non invoglia i risicoltori a vendere. Nello stesso periodo le rimanenze delle scorse stagioni erano: 2020-21 542.000 ton.(+44%) – 2019-20 540.000 ton.(+43%) – 2018-19 497.000(32%). Sicuramente la siccità e la situazione internazionale hanno la loro forte influenza ma i numeri danno riferimenti concreti.
Analisi Mercato del Risone #12/2022
Sono passati più di 2 mesi da quando nelle borse merci non si vedevano rialzi così forti. Sono passati ormai 4 mesi dall’ultima pioggia. L’immagine di copertina è il sunto dell’attuale situazione. Crisi mondiale e il rischio di una crisi idrica (per l’agricoltura) condizionano fortemente i mercati. Sono i lunghi A, soprattutto quelli da esportazione (tipo Ribe), che realizzano aumenti importanti. A traino, dopo molte settimane con prezzi invariati, anche Cammeo e Barone segnano un +10%. Quest’ultime, grazie al prezzo ancora competitivo, sono le più richieste. Per Carnaroli e similari cambia il discorso. I prezzi aumentano per la difficoltà a trovare partite di qualità superiore. Mercato del lungo B in attesa.
Analisi Mercato del Risone #11/2022
Nelle borse merci poche contrattazioni e scarsa affluenza. I listini registrano aumenti per quasi tutte le varietà da interno nonostante la rimanenza rappresenti il 40%, ovvero la percentuale più alta rispetto il 30% di Ribe e indica e il 20% dei tondi. Nel gruppo Carnaroli sono i similari a riportare i maggiori aumenti. Le uniche eccezioni restano Baldo e Roma. Per queste ultime tipologie,il prezzo stabile e la buona disponibilità delle derrate ancora disponibili, incoraggia l’industria all’acquisto e stoccaggio. Tondi congelati sui massimi di stagione con la rimanenza ufficiale al 20%. I prezzi per i lunghi A tipo Ribe e Indica sono stabili ma, la percezione tra gli operatori è di un contesto in evoluzione.
RiceWeek Live – 34a puntata
Appuntamento con RiceWeek Live di marzo. A distanza di un anno le condizioni di mercato del risone italiano sono ribaltate. A gennaio 2021 i tondi toccavano il loro minimo con pochi segnali di ripresa. Nel mese appena passato le contrattazioni riprendono vigore sia nei prezzi che per i quantitativi scambiati. Aumenti sostanziosi per le varietà del gruppo tondo. Selenio guida i rialzi con un +12% da inizio mese e, come ormai per tutte le varietà del gruppo, doppia le quotazioni di gennaio 2021.
Approfondimento: di seguito mettiamo a vostra disposizione in formato pdf le slides mostrate nel video, da consultare o scaricare.
Analisi Mercato del Risone #10/2022
La stabilità del tondo è legata alla scarsa richiesta dovuta alla limitata disponibilità ancora vendibile. Domanda attiva sulle tipologie di risone disponibili con rimanenze importanti. Cammeo, Barone, Arborio e similari, Carnaroli e similari e lungo B sono richiesti senza assillo. La scorta accumulata nei mesi precedenti permette all’industria di valutare gli eventi. l Produttori restano comunque attendisti. Dopo l’aumento dei fertilizzanti, l’attuale aumento del gasolio agricolo impone una lecita riflessione sulle conseguenze dei costi di produzione. Situazione che appesantisce i costi anche per l’industria e i trasportatori.
Analisi Mercato del Risone #09/2022
Non sono i rialzi di Arborio e Carnaroli a tenere banco nelle borse merci ma la situazione dei risi indica. L’azzeramento dei dazi a partire dal 18 gennaio scorso inizia a mostrare i primi sintomi. La scadenza della clausola di salvaguardia arriva in un contesto di rialzi generalizzati. I rialzi rilevati nelle prime settimane di gennaio hanno riguardato anche le varietà indica. Ora a distanza di neanche due mesi la situazione dei lunghi B sembrerebbe ribaltarsi. Il condizionale è d’obbligo perchè i produttori, che detengono ancora circa il 25% della produzione, non sembrano disposti, per ora, a vendere al ribasso. Le 114.000 tonnellate di rimanenza non si discostano molto dalle 109.000 dello scorso anno. Per ora è stallo.
Analisi Mercato del Risone #08/2022
Mercati ancora agitati e contrastati. I prezzi dei lunghi A tipo Ribe crescono del 16% in 15 giorni. Aumenti anche per Arborio e Carnaroli. Per contro, sempre nel gruppo lungo A, Baldo, Roma e S.Andrea mantengono le quotazioni invariate da settimane. Escludendo il Selenio, per le varietà del gruppo tondo è stata una settimana con poche contrattazioni dovute alla scarsa domanda. Latita la domanda anche per gli indica ma, per ora, i produttori restano in attesa. Mercato a due velocità che, con circa 100.000 tonnellate di risone trasferito in più rispetto al 2021, subirà le conseguenze di una situazione internazionale difficile e dalle conseguenze imprevedibili.
Analisi Mercato del Risone #07/2022
Non accenna a placarsi la tensione in borsa. Dopo la ripartenza dei lunghi A tipo Ribe della scorsa settimana, Selenio e Carnaroli si disputano il primato per il maggior rialzo della settimana. Quasi appaiati a 800 euro/ton ivato, escluso l’irragiungibile Vialone, il prezzo raggiunto in queste settimane per il Selenio è un record assoluto negli ultimi 20 anni (il precedente massimo di prezzo pari a 550 euro/ton ivato era stato raggiuno nel maggio 2019 e a marzo 2009). Discorso diverso per il Carnaroli che raggiunge valori registrati prima della primavera 2016 (per intenderci 6 stagioni fa). A raffreddare la situazione sono Barone, Cammeo e indica che, nonostante i prezzi inferiori alle altre varietà, registrano scarse contrattazioni.
RiceWeek Live – 33a puntata
Appuntamento con RiceWeek Live di febbraio. A distanza di un anno le condizioni di mercato del risone italiano sono ribaltate. A gennaio 2021 i tondi toccavano il loro minimo con pochi segnali di ripresa. Nel mese appena passato le contrattazioni riprendono vigore sia nei prezzi che per i quantitativi scambiati. Aumenti sostanziosi per le varietà del gruppo tondo. Selenio guida i rialzi con un +12% da inizio mese e, come ormai per tutte le varietà del gruppo, doppia le quotazioni di gennaio 2021
Approfondimento: di seguito mettiamo a vostra disposizione in formato pdf le slides mostrate nel video, da consultare o scaricare.
Analisi Mercato del Risone #06/2022
La settimana che si conclude possiamo assegnarla al Lungo A. In genere. Partito in sordina, il mercato dei lunghi A tipo Ribe vede l’industria sempre più attiva su Luna, Ronaldo e varietà affini. Il prezzo, come succede spesso in questa campagna, aumenta del 10% per le varietà tipo Ribe. Stabili i tondi (sempre richiesti) e i lunghi B (per gli indica la domanda scarseggia). Medio cristallino (Lido e Crono) richiesto ma l’offerta è quasi esaurita. In questo caso si potrebbe già parlare di quotazione nominale. Passando ai trasferimenti le varietà con il maggior trasferimento sono il Lido con il 76,77% e il Selenio con il 70,91%, mentre le varietà con meno ritiri sono le “Varie Lungo A” con il 39,81%, il S.Andrea con il 43,15% e il Baldo con il 43,93%.
Analisi Mercato del Risone #05/2022
Rebus semine. A fine mercato di Mortara arriva il sondaggio delle semine riso per il 2022. Con i prezzi dei tondi ancora in tensione e la crescente domanda si pensava ad un forte aumento della superficie coltivata a tondo. L’aumento c’è stato ma non così eclatante. Aumento più consistente (ma prevedibile) per il gruppo indica. Si riducono (incautamente?) le superfici per i lunghi A cristallini ( Loto e similari – 11%, Baldo e similari -50%). Rincresce vedere nella statistica una accozzaglia di risoni e tipologie che meriterebbero una analisi più articolata. Unificare “varie medio” con Padano (esiste ancora?), Lido, varie lungo A (è quasi tutto Gloria…) non aiuta a capire le scelte di semina. Lo speudo-gruppo segna un -24%. Sappiamo della diminuzione del Gloria, ma non si capisce cosa succede al Lido. Le uniche certezze sono due. La diminuzione totale della superficie e le “schede bianche”, ovvero l’alta percentuale di superficie che ancora aspetta la varietà prescelta per la semina.