Qualche domanda bisogna farsela. Venivamo da 8 settimane consecutive di rialzi generalizzati un po’ su tutte le tipologie o quasi. Infatti il gruppo denominato “tipo Ribe”, che comprende Luna CL, Dardo, Ronaldo & Co., era invariato da fine marzo. La scorsa settimana la richiesta di Luna ha fatto rialzare le quotazioni di tutto il gruppo lasciando perplessi non pochi operatori. Ora il ribasso applicato questa settimana che riporta le quotazioni alla situazione di fine marzo crea ulteriori dubbi. Le stesse perplessità che coinvolgono il listino del lungo B che, in mancanza di compratori, non viene inserito nelle quotazioni “nominali” o “scambi limitati”. Quest’ultima situazione andrebbe inserita per tutte le varietà in quanto, dopo 25 settimane di rialzi, alla prima settimana di ribasso i compratori fuggono.
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Analisi Mercato del Risone #20/2022
Nonostante gli ultimi rialzi, l’aria che si respira in borsa è meno infuocata di quello che si aspetti. Che si faccia fatica a trovare l’equilibrio lo abbiamo evidenziato nelle scorse settimane e, a questo punto, alcune riserie non sono più intenzionate a seguire gli ultimi rincari. Vero è che, con 203.000 tonnellate di rimanenza, non si temono riporti (l’anno scorso le tonnellate erano 344.000), ma guardando nel dettaglio un paio di considerazioni vanno fatte. Della rimanenza attuale la metà (99.000 tonnellate) è costituita da varietà da interno. Esattamente un anno fa, per le varietà da interno, le tonnellate erano 94.000 ma ne riportammo a settembre 20.000, ovvero il 6% della disponibilità iniziale.
Analisi Mercato del Risone #19/2022
Si fatica a trovare l’invocato equilibrio. Gli inviti che si susseguono su vari fronti vengono sommersi dal fragore delle notizie preoccupanti che arrivano da vari fronti. Sicuramente quello bellico ma, comincia a destare preoccupazioni anche quello economico. Per la nostra agricoltura si aggiunge la preoccupazione per la crisi idrica. A voler aggiungere la “ciliegina sulla torta” ci ha pensato Erik Fyrwald, numero uno del colosso agrichimico Sygenta, che ha dichiarato la necessità di rinunciare all’agricoltura biologica…. Intanto il mercato dopo i nuovi rialzi cerca un punto di equilibrio.
Analisi Mercato del Risone #18/2022
La pioggia tardiva non consente il (desiderato) recupero per le semine di riso per la campagna 2022. Coldiretti conferma il calo del 5% rispetto alle semine 2021. Quali saranno le aree destinate ad altre colture (in primis soia) saranno ufficializzate nelle prossime settimane. A riscaldare le contrattazioni presso le borse merci la ripresa della domanda. L’industria ha rivolto l’attenzione sopratutto sulle tipologie ancora disponibili in quantitativi soddisfacenti. Indica e, sopratutto, Carnaroli e le altre varietà da interno riprendono a correre realizzando rialzi a doppia cifra in poche sedute.
Analisi Mercato del Risone #17/2022
Si apre martedì prossimo a Parma la fiera CIBUS 2022. Sarà una cartina tornasole per molte industrie agroalimentari, compresa quella della risicoltura italiana. Potrebbe essere una sorta di spartiacque sotto molti aspetti. Alimentare, ambientale ed economico. Le aspettative degli operatori del mondo risicolo restano sospese, quasi in apnea. Le incognite sono ancora distanti da una soluzione. Troppe voci discordanti sulla effettiva riduzione della superficie coltivata a riso in Italia non permettono nel breve termine di valutare la portata economica e le possibili conseguenze sulla risicoltura italiana. Per ora gustiamoci quel che resta del cibus.
Analisi Mercato del Risone #16/2022
La copertina “Oro bianco” è del 2008 mentre la copertina relativa alle merci è dell’ottobre scorso. L’argomento è sempre attuale ma, se nel sottotitolo dell’edizione del 2008 si legge:” Il cibo non è mai stato così abbondante. Ma è diventato troppo caro”, oggi le premesse sono completamente diverse. Le condizioni che ci hanno riportato nell’era dell’oro bianco passano dalla pandemia alla crisi della logistica per approdare a questo 2022 iniziato con una guerra sul territorio europeo e una prolungata siccità che ha toccato i nostri territori. Che sia speculazione, fragilità della globalizzazione o inflazione le conseguenze saranno imprevedibili.
Analisi Mercato del Risone #15/2022
La granaria di Milano nella seduta di martedì pomeriggio ha deciso di non quotare mentre nella mattina a Vercelli le voci quotate erano tutte nominali. La copertina di questo report riprende la copertina del 16 luglio scorso. Allora bisognava cercare le rimanenze con il lanternino nei magazzini degli agricoltori. Oggi nei magazzini, probabilmente, resta un 15% di risone. Secondo le norme è ancora presto per “non quotare” ma, resta la difficoltà a trovare una quotazione ufficiale. Le trattative avvengono a distanza, senza stringere troppo la mano quasi a valutare le intenzioni della controparte.
Analisi Mercato del Risone #14/2022
C’è!… Ma non si vende! A memoria non si ricordano listini di Borsa Merci che riportino, su (quasi) tutte le varietà relative al risone, la voce “nominale”. Le Camere di Commercio la definiscono così:” Ove esista la disponibilità di una data merce ma di questa non siano avvenute contrattazioni ed i prezzi siano stati desunti da semplici informazioni o formati in via presuntiva a seconda della tendenza del mercato, oppure mediante una semplice ripetizione, ritenuta attendibile, dei prezzi immediatamente precedenti, si indicherà espressamente nel listino che trattasi di quotazione nominale “. Le cause sono molteplici e le abbiamo già elencate nelle scorse settimane. Le conseguenze saranno condizionate dall’aria che tira…
Analisi Mercato del Risone #13/2022
Non si ferma la corsa ai rialzi. In questo ultimo periodo l’attenzione dei compratori riguarda tutte le tipologie di risone. Soprattutto Cammeo e Barone in 2 settimane realizzano un aumento del 20%. Per le altre tipologie gli aumenti si aggirano sul 10%. La rimanenza ancora stoccata presso le aziende agricole, pari a 377.000 tonnellate, non invoglia i risicoltori a vendere. Nello stesso periodo le rimanenze delle scorse stagioni erano: 2020-21 542.000 ton.(+44%) – 2019-20 540.000 ton.(+43%) – 2018-19 497.000(32%). Sicuramente la siccità e la situazione internazionale hanno la loro forte influenza ma i numeri danno riferimenti concreti.
Analisi Mercato del Risone #12/2022
Sono passati più di 2 mesi da quando nelle borse merci non si vedevano rialzi così forti. Sono passati ormai 4 mesi dall’ultima pioggia. L’immagine di copertina è il sunto dell’attuale situazione. Crisi mondiale e il rischio di una crisi idrica (per l’agricoltura) condizionano fortemente i mercati. Sono i lunghi A, soprattutto quelli da esportazione (tipo Ribe), che realizzano aumenti importanti. A traino, dopo molte settimane con prezzi invariati, anche Cammeo e Barone segnano un +10%. Quest’ultime, grazie al prezzo ancora competitivo, sono le più richieste. Per Carnaroli e similari cambia il discorso. I prezzi aumentano per la difficoltà a trovare partite di qualità superiore. Mercato del lungo B in attesa.
Analisi Mercato del Risone #11/2022
Nelle borse merci poche contrattazioni e scarsa affluenza. I listini registrano aumenti per quasi tutte le varietà da interno nonostante la rimanenza rappresenti il 40%, ovvero la percentuale più alta rispetto il 30% di Ribe e indica e il 20% dei tondi. Nel gruppo Carnaroli sono i similari a riportare i maggiori aumenti. Le uniche eccezioni restano Baldo e Roma. Per queste ultime tipologie,il prezzo stabile e la buona disponibilità delle derrate ancora disponibili, incoraggia l’industria all’acquisto e stoccaggio. Tondi congelati sui massimi di stagione con la rimanenza ufficiale al 20%. I prezzi per i lunghi A tipo Ribe e Indica sono stabili ma, la percezione tra gli operatori è di un contesto in evoluzione.
Analisi Mercato del Risone #10/2022
La stabilità del tondo è legata alla scarsa richiesta dovuta alla limitata disponibilità ancora vendibile. Domanda attiva sulle tipologie di risone disponibili con rimanenze importanti. Cammeo, Barone, Arborio e similari, Carnaroli e similari e lungo B sono richiesti senza assillo. La scorta accumulata nei mesi precedenti permette all’industria di valutare gli eventi. l Produttori restano comunque attendisti. Dopo l’aumento dei fertilizzanti, l’attuale aumento del gasolio agricolo impone una lecita riflessione sulle conseguenze dei costi di produzione. Situazione che appesantisce i costi anche per l’industria e i trasportatori.
Analisi Mercato del Risone #09/2022
Non sono i rialzi di Arborio e Carnaroli a tenere banco nelle borse merci ma la situazione dei risi indica. L’azzeramento dei dazi a partire dal 18 gennaio scorso inizia a mostrare i primi sintomi. La scadenza della clausola di salvaguardia arriva in un contesto di rialzi generalizzati. I rialzi rilevati nelle prime settimane di gennaio hanno riguardato anche le varietà indica. Ora a distanza di neanche due mesi la situazione dei lunghi B sembrerebbe ribaltarsi. Il condizionale è d’obbligo perchè i produttori, che detengono ancora circa il 25% della produzione, non sembrano disposti, per ora, a vendere al ribasso. Le 114.000 tonnellate di rimanenza non si discostano molto dalle 109.000 dello scorso anno. Per ora è stallo.
Analisi Mercato del Risone #08/2022
Mercati ancora agitati e contrastati. I prezzi dei lunghi A tipo Ribe crescono del 16% in 15 giorni. Aumenti anche per Arborio e Carnaroli. Per contro, sempre nel gruppo lungo A, Baldo, Roma e S.Andrea mantengono le quotazioni invariate da settimane. Escludendo il Selenio, per le varietà del gruppo tondo è stata una settimana con poche contrattazioni dovute alla scarsa domanda. Latita la domanda anche per gli indica ma, per ora, i produttori restano in attesa. Mercato a due velocità che, con circa 100.000 tonnellate di risone trasferito in più rispetto al 2021, subirà le conseguenze di una situazione internazionale difficile e dalle conseguenze imprevedibili.