Settimana con mercati in stan-by. E’ molto probabile che la situazione si prolunghi nelle prossime settimane. L’impressione è che tutti stiano aspettando la riunione della Consulta (dovrebbe riunirsi venerdì 1 dicembre) e la successiva pubblicazione dei dati relativi alla disponibilità vendibile per la campagna. I dati dovrebbero confermare con certezza una disponibilità decisamente superiore alla scorsa campagna. Le partite di risone riportate dalla scorsa campagna e la discreta (buona per alcune aree) produzione sopperiscono ampliamente la lieve riduzione della superficie coltivata a riso. La situazione non è uguale per tutte le tipologie di risone. A subire la maggior contrazione sul mercato sono, e probabilmente saranno, le varietà da mercato interno. Su tutte il gruppo Carnaroli che, un anno fa, vedeva la varietà capofila quotata 1400 €/ton iva inclusa. Più del doppio.
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Analisi Mercato del Risone #42/2023
Settimana con luci e ombre. I rialzi attesi dai produttori si sono realizzati maggiormente su quelle varietà con minor aspettative. Un’altra valutazione da tenere in considerazione sulle scelte di questo periodo è il condizionamento che sta creando l’attesa della prossima pubblicazione dei dati di produzione e disponibilità da parte della Consulta. La data dovrebbe essere il 30 novembre ma il condizionale è d’obbligo, vista la tendenza negli ultimi anni a spostare, per motivi oggettivi, il giorno di divulgazione. I dati dell’Ente Risi potranno influenzare le decisioni degli operatori del settore. I rialzi degli ultimi giorni uniti a considerazioni post-pubblicazione stanno spingendo l’offerta a realizzare vendite su volumi importanti. Ma la imprevista e repentina frenata dell’industria non fa altro che aumentare le tensioni con l’avvicinarsi del fatidico giorno. Le prossime settimane saranno decisive per dipanare dubbi e paure.
Analisi Mercato del Risone #41/2023
Non è la prima volta (e non sarà l’ultima) che i listini si trovano a rincorrere il mercato “reale”. Non fanno in tempo a registrare le variazioni che, in alcuni casi, quest’ultime sono già vetuste. I cambiamenti che si verificano durante la settimana obbligano a modificare continuamente i listini dando l’impressione che ci sia un continuo movimento. Una volta, quando non si usavano termini anglofoni, si diceva “come un cane che si morde la coda” (gira sempre su se stesso). I rialzi sul tondo, medi cristallino e lunghi A tipo Ribe sono la conferma di quanto detto precedentemente. Sono alcuni anni che, terminato il raccolto, i mercati registrano un periodo (più o meno lungo) di rialzi. L’anno scorso i rialzi hanno riguardato tutte le tipologie raggiungendo valori record. Quest’anno riguardano principalmente le varietà che hanno avuto una riduzione di superficie coltivata. A fare la differenza sarà la pubblicazione dei dati di disponibilità in dicembre.
Analisi Mercato del Risone #40/2023
Non si fermano i rialzi. A muoversi sono soprattutto le varietà di riferimento per le varie tipologie. Il Selenio, nel gruppo dei tondi, distanzia le altre varietà portandosi a +50 €/ton. La varietà regina del sushi ha avuto sempre un trattamento privilegiato rispetto le concorrenti. Basta guardare nelle ultime due annate per vedere un divario decisamente superiore. Nel lungo A tipo Ribe rialza la testa il Loto. Varietà, come il Selenio, leader del suo settore ma in un mercato (purtroppo) che si sta ridimensionando. Non c’è più l’Augusto a contendergli il trono. La borsa di Milano si ostina a mantenerlo a listino ma non si è ufficializzato una quotazione (forse perchè non si è ancora fatta una compravendita…). il Baldo/Cammeo hanno raggiunto le quotazioni della scorsa campagna. Le cause, oltre alla forte diminuzione della superficie coltivata, sono nella non eccelsa qualità del raccolto. Ma le sorprese non sono finite, basterà attendere una settimana.