Analisi Mercato del Risone #42/2021

Si gioca (per un istante) con le parole. I rialzi genericamente simboleggiati dalla freccia verde rivolta verso l’alto dominano i listini del risone. Si è atteso a lungo per capire in che direzione andasse il mercato, e ora, i listini prendono atto che la situazione è palesemente unidirezionale. La forte accellerazione alla trebbiatura e i ritiri delle partite negoziate nei mesi scorsi, con contratti di coltivazione, non hanno sortito l’effetto calmierante che qualcuno ipotizzava. Le uniche varietà che presentano prezzi con valori eguali a quelli realizzati 12 mesi fa sono il Cammeo e il Barone. Il motivo, seppur diverso, è chiaro. Oltre all’aumento della superficie coltivata per entrambe le varietà, per il Cammeo è ostativo il riporto dalla scorsa stagione e la momentanea assenza dei compratori turchi. A frenare la richiesta spasmodica di Barone (se si può definire un ostacolo…) è la convinzione che tra tutte le varietà da interno è quella che, finora, ha dato i risultati agronomici migliori.

Analisi Mercato del Risone #41/2021

Adesso possiamo dire che non si è trattato di una sola fiammata. La tempesta perfetta si è abbattuta sul mercato. Lo riportano i maggiori quotidiani nazionali. Riportiamo da ilsole24ore: “A trainare i rialzi sono i fondamentali. La ripartenza della domanda globale si scontra con un’offerta non adeguata, limitata dal meteo sfavorevole in aree chiave di produzione ma anche dagli effetti della pandemia su logistica e trasporto via mare, cui si aggiungono effetti spillover (l’effetto spillover in economia è usato per indicare la diffusione di situazioni di squilibrio da un mercato all’altro)”. La risicoltura italiana non sarà fondamentale per l’economia globale ma l’effetto spillover si sentirà sicuramente.

Analisi Mercato del Risone #40/2021

A chi predicava non più di due giorni fa un calo dei prezzi sarà sfuggita la situazione del tondo e del lungo A generico. Stranamente sono le tipologie di risone non quotate dai listini ufficiali. La fiammata delle sopracitate varietà è la evidente conseguenza, in primis, della diminuzione della superficie coltivata nel 2021. In secondo luogo la scarsità di derrate proposte in vendita a seguito del raccolto rallentato. In controtendenza le varietà succedanee dell’Arborio che ribassano di 10 euro alla tonnellata. Prime quotazioni per Barone CL che conferma le sue qualità produttive e qualitative auspicate sia dai produttori che dall’industria. E nonostante il 40% in più rispetto alla scorsa stagione riesce a mantenere la stessa quotazione. Cammeo, per ora, in stand-by in attesa di segnali dal mercato turco. Indica sempre richiesto a prezzi invariati.

Analisi Mercato del Risone #39/2021

Quotare o non quotare. Questo sembra il dilemma delle Commissioni di listino. La sensazione è che si voglia applicare, anche nel settore riso, la strategia della “nuova” commissione sperimentale sul grano duro (non è altro che la vecchia CUN “fallimentare” allargata a 20 membri…) che non quota i contratti conclusi, ma da’ le indicazioni di prezzo sulle future contrattazioni. Dopo il conflitto di interesse passa nel dimenticatoio anche la turbativa di mercato. Tornando al mercato reale qualcosa si muove. Arrivano campioni in quantità accettabile per iniziare a valutare qualità e prezzi. Prezzi che, in valore assoluto, sono superiori ai quelli realizzati 12 mesi fa. A far da contraltare, però, pesano i contratti di coltivazione che hanno realizzato prezzi inferiori. Difficile quantificare la capacità della zavorra di trainare al ribasso i prezzi dei tondi, dei Lungo B e, soprattutto, delle varietà pregiate quali Barone e CL388.

Analisi Mercato del Risone #28/2021

Borse pronte a chiudere i battenti per le ferie. Le contrattazioni riguardano le sparute partite di tondo annidiate nei fondi dei silos. Ammettiamolo. E’ stata una stagione commerciale A B Normal (come direbbe il vecchio Igor). Il tondo è partito in ultima fila e ora è in cima alle richieste. Esattamente all’opposto il Baldo/Cammeo. Inizio di stagione con prezzi subito in rialzo, ma, da aprile non trova sbocchi. Ora, con un occhio al cielo (le recenti violente grandinate tengono i produttori con il fiato sospeso) e uno al clima dei Balcani, si aspetta l’epilogo di fine agosto.

Analisi Mercato del Risone #27/2021

Ritmi serrati per i ritiri del tondo. L’anno scorso nel mese di luglio i trasferimenti totali del gruppo tondo ammontavano a circa 16.000 tonnellate. I dati della settimana pubblicati il 29 giugno scorso riportavano 9.211 tonnellate. Nonostante rimangono circa 34.000 tonnellate da trasferire il mercato non si ferma. L’impressione che, dopo lungo B e tondo, ora tocchi al lungo A generico (per intenderci Luna, Ronaldo e & C.) ritornare protagonista del mercato. Situazione più complicata per alcune varietà del mercato interno. Trasferimenti rallentati per Carnaroli e Arborio, nonostante i prezzi si mantengono vicini ai massimi della stagione.

Analisi Mercato del Risone #26/2021

Ferie all’insegna del Sole… CL. Ripartono anche le sagre. Uno spiraglio di luce anche per le varietà da risotto che non mancano mai nelle feste estive. Carnaroli , Arborio e, soprattutto, Vialone Nano ricevono qualche attenzione in più rispetto le ultime settimane e lo si denota nei trasferimenti in aumento. Non si ferma la richiesta di tondo che, in questa settimana, ha visto come protagonista di Borsa il Sole CL. Baldo vendibile al prezzo corrispondente dei lungo A generici. Questi ultimi, molto richiesti, trovano più facilmente collocazione della più blasonata varietà. A questo finale di stagione mancano solo i dati di semina.

Analisi Mercato del Risone #25/2021

E’ probabile che inizieremo le ferie senza tondo nei magazzini dei produttori. Ci sarà Baldo e forse Arborio e Carnaroli. Lo si può capire, anche, girando tra i locali della ristorazione. La cucina giapponese spopola con locali pieni mentre la cucina tradizionale stenta. Qualcuno storcerà il naso ma una riflessione vale la pena farla. Il Selenio, varietà italiana costituita nel 1987, tra un anno compirà 35 anni. Il Baldo ne farà 45 ma, il Selenio non rientra nelle varietà denominate “Classico”. Perchè? Non si fanno risotti? Il mondo cambia più velocemente di quanti si pensi. Anche per i nostri gattopardi. Tra qualche anno le contaminazioni culturali e, conseguentemente sociali, gastronomiche, saranno il sale della terra.

Analisi Mercato del Risone #24/2021

Brusca frenata dei trasferimenti. Nella settimana appena trascorsa è stato ritirato solo l’1,40% della disponibilità. Se la situazione dei ritiri per il tondo e per il lungo B non desta particolare preoccupazione, per i lunghi A la musica cambia. Non è più solo il Baldo, ma anche Arborio e Carnaroli stentano a rinpinguare gli scaffali degli alimentari. La ristorazione riuscirà ad esaurire le probabili eccedenze? E soprattutto ha senso richiedere aumenti di superficie coltivata a lungo A (per intenderci: Loto e similari + 690 ha su 2020, S.Andrea +1.666 ha, Arborio +1.523 ha e Carnaroli +2.389 ha) quando la rimanenza complessiva del lungo A è superiore di 36.000 tonnellate rispetto al 2020?

Analisi Mercato del Risone #23/2021

Tra poco più di un mese avremo i dati sulle semine. I sussurri sono quasi impercettibili, forse più per scaramanzia, insomma, nessuno si sbilancia. La sensazione è che, come quasi tutte le campagne, qualche varietà bisogna “buttarla giù dalla torre”. C’è chi sostiene che la programmazione delle semine segue più la “pancia” del mercato. In realtà son dolori. I produttori fan bene a preoccuparsi principalmente di portare a casa il raccolto in tempi ragionevoli. Il mercato, per ora, non da certezze. Un anno fa dalla torre avremmo buttato il tondo. Oggi tocca al Baldo. E se il Baldo è agonizzante, le altre varietà da risotto non stanno tanto bene. Se pensiamo che il mondo va male, perchè il tondo non può valere più del Carnaroli, forse è il caso di guardare oltre la staccionata.

Analisi Mercato del Risone #22/2021

Come recita il proverbio popolare. “In mancanza di cavalli trottano gli asini”. In mancanza di Selenio si cercano alternative di seconda scelta. Ma non è così scontato. Soprattutto se i palati fini non ne vogliono sapere di seconde scelte. Una informazione che, sicuramente oscurata dal rebus Selenio, in altri tempi avrebbe scaldato gli animi è la performance del Padano. In una settimana è stato trasferito il 25% della disponibilità totale portando il trasferito al 108%. Non è un errore di calcolo ma tenendo conto che la disponibilità iniziale era di sole 657 tonnellate… vien da pensare sul resto. Da cavalli introvabili a cavalli in prepensionamento. Baldo in calo e trasferimenti completamente fermi che iniziano a destare qualche preoccupazione.

Analisi Mercato del Risone #21/2021

Quello che sta succedendo sul Selenio non ha nulla a che fare con la Borsa Merci o con i rincari generalizzati delle materie prime. In Borsa Risi vale ancora la legge della domanda/offerta. La domanda da porsi in queste ultime sedute è “Siamo sicuri che nei magazzini dei produttori ci siano ancora 238.000 quintali?” Passano in secondo piano il rialzo del lungo B che ritorna sui massimi di stagione e il Vialone Nano che, come il Selenio, macina rialzi seppur più contenuti. Ricompare timidamente la domanda sui lunghi A da generici, mentre Carnaroli, Arborio e Roma mantengono una stabilità interlocutoria. Baldo/Cammeo in cerca di improbabili occasioni.

Analisi Mercato del Risone #20/2021

Nel mondo 4.0, dell’agricoltura 4.0 e dei Big Data, c’è un’isola. Chiamiamola Distretto del riso italiano dove si nasconde un tesoro. Il Selenio. Secondo i dati forniti, un mese fa, la disponibilità era abbondante se non eccessiva. Oggi gli operatori si confrontano per capire quanto del 22%, ancora disponibile sulla carta, sia realmente in vendita (non rivendita). Strani strascichi sta lasciando questa pandemia. Ora che la ristorazione sta rialzando la testa, le varietà pregiate da risotto rallentano la corsa. Nel mezzo i lunghi B e i lunghi A proseguono, chi salvati dalla Clausola (Lunghi B) e chi dimenticati dalla Clausola (lunghi A). A futura memoria.

Analisi Mercato del Risone #19/2021

Destino infame inflisse Zeus a Sisifo. E anche il mercato del risone sembra ripercorrere la stessa strada. Si fatica a risalire la china e basta poco a ridiscendere. Ne sanno qualcosa Baldo e Cammeo. Passati dalla vetta del mercato a scenari poco incoraggianti. Per le altre varietà non si capisce se la cima si stia avvicinando. La possibile causa è una fastidiosa nebbiolina che non lascia decifrare bene la distanza, anzi la Rimanenza, che ci resta da percorrere. Per il resto non c’è molto da aggiungere. Si sta studiando una possibile valutazione del Selenio in Bitcoin per incentivare le vendite… (si scherza ma non troppo)