Il giorno di San Martino è sempre stato atteso dai contadini della nostra zona come il momento del rendiconto e del bilancio di tutta la stagione agricola. Oggi non è ancora il momento di rendiconti e con un mercato in continua evoluzione i primi bilanci potranno essere imbastiti dopo la pubblicazione delle disponibilità vendibile. L’unica certezza sui mercati del risone è la stabilità dei listini delle varietà indica. La notizia della bocciatura della clausola di salvaguardia non cambia gli equilibri. Ormai è da gennaio che le importazioni dal sud-est asiatico hanno ripreso il loro corso. Sul fronte mercato interno il Carnaroli e l’Arborio registrano continui aumenti con scarsi scambi. Passato San Martino per gli agricoltori l’attenzione si sposta sul “San Martino” delle riserie.
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Analisi Mercato del Risone #44/2022
Settimana controversa. Chiuse le Borse di vercelli e Milano per festività, a Mortara unica sede operativa la Commissione di listino non pubblica il listino sul sito della Camera di Commercio di Pavia. Le uniche certezze sono gli aumenti di alcune varietà del gruppo tondo. Sulle altre tipologie i listini ufficiali tergiversano, forse per non rischiare di ripetere gli errori della scorsa campagna quando, in certi momenti, si sono quotate le intenzioni. Prassi pericolosa da perseguire. Bisogna iniziare a riflettere sui volumi trasferiti. Se effettivamente manca, come viene affermato da alcune fonti ufficiose, il 35% del prodotto a fronte di un calo di superficie coltivata del 4% circa. La variazione non può essere applicata ponderatamente su tutte le varietà. La perdita di resa alla lavorazione non è uguale tra le diverse tipologie. In ogni caso si rende sempre più necessario un sistema di rilevamento che escluda le “fake disturbance”.
Analisi Mercato del Risone #43/2022
A taglio non ancora ultimato la scarsa disponibilità di prodotto in fase di contrattazione non può essere imputata alla sola riduzione di superficie coltivata e/o danneggiata dalla siccità. A pari data nel gruppo tondo è stato trasferito il 48% in meno rispetto lo scorso anno. I lunghi A il 25% in meno e i lunghi B il 27% in meno. Valori che confermano la difficoltà dell’industria a reperire risone sul mercato. Se il SIAL di Parigi ha ribadito l’interesse per i prodotti agro-alimentari coltivati in Italia, l’interesse scema in presenza di prezzi rialzati dalla grave crisi economica e energetica che ha colpito e colpisce tutti gli attori della filiera. Non stimola sicuramente la vendita, il cosidetto “valore punto” che con prezzi di vendita elevati aumenta esponenzialmente il suo valore. Aumentando così la forbice tra prodotto di buona qualità e merce di scarsa qualità.
Analisi Mercato del Risone #42/2022
Il gruppo lungo B è l’unico a non subire variazioni. Aumenti su tutte le altre tipologie con un incremento medio di 50€/ton ivato e con il massimo toccato dai lunghi A generici (Luna e Dardo) che in due sedute successive (prima Vercelli e poi Mortara) aumenta di 100€/ton. ivato. Non tutte le riserie si sono adeguate ai nuovi prezzi. Ne è la riprova che anche i listini non sono sempre allineati. Milano, martedì 18 ottobre, ha quotato la varietà Loto 650€/ton. ivato contro i 700 di Vercelli nella mattinata. Il nervosismo è tangibile in tutte le Borse. Chiuso il SIAL a Parigi (il motto era: “Scopri le tendenze e l’innovazione dell’industria alimentare”) resta da decifrare la tendenza del mondo agricolo.
Analisi Mercato del Risone #41/2022
Le scarse contrattazioni delle ultime settimane hanno fatto da preludio agli aumenti dei listini. Su alcune varietà, dopo i primi aumenti a Vercelli, a Mortara vengono ulteriormente rialzati i prezzi. La fiammata però non è della stessa natura della scorsa stagione. I rialzi attuali riguardano soprattutto le varietà più colpite sia dalla siccità che dall’eccesso di calore per un tempo prolungato. Nel caso delle varietà da interno (Carnaroli e Arborio) la riduzione della disponibilità si somma alle rese basse alla lavorazione. A raccolto non ancora ultimato è prematuro fare ipotesi attendibili, ma abbiamo la quasi totale certezza che sarà un anno differenziato per tipologia e con ampie forbici tra minimi e massimi.
Analisi Mercato del Risone #40/2022
Seppur il mercato (tra rumors, approcci e contratti conclusi), su alcune varietà tenda al rialzo, i listini delle borse merci non prendono posizione. A Mortara, venerdì 7 ottobre, non si quota per mancanza del numero legale dei commissari ( sembra di trovarsi di fronte alle CUN). Mistero. Continuano a non essere quotati quasi tutti i tondi e i medi mancano completamente. E chi avrebbe voce in capitolo per ovviare a questa situazione, ovvero i mediatori, sono assillati nell’attività meno produttiva del momento. Si annusano la coda. Arrivando ai listini, come detto precedentemente, non ci sono variazioni. Entra a Vercelli la quotazione del Loto. Carnaroli e similari confermano le quotazioni su tutte le piazze. Siamo in attesa di vedere i rialzi per martedì 11 ottobre.
Analisi Mercato del Risone #39/2022
Dopo ormai un mese dall’inizio del raccolto mancano ancora alcune voci dalle quotazioni ufficiali del risone. Assenti i medi (Lido, Crono e Vialone). Assenti le varietà pregiate del gruppo Ribe (Loto e Augusto). Nel gruppo del tondo solo il Sole CL è stato quotato nella giornata di venerdì a Mortara mentre per Centauro e Selenio bisognerà attendere ancora una settimana (probabilmente). Con la quotazione settimanale di Milano le varietà da risotto sono al completo, come anche i lungo B. Ad animare leggermente le borse sono prevalentemente le varietà pregiate (Carnaroli e Arborio) mentre, per le altre si attende una maggior presenza dell’offerta. Indica stabile ma l’industria pone condizioni sui ritiri. Ad oggi è difficile garantire ritiri in tempi brevi.
Analisi Mercato del Risone #38/2022
A distanza di un anno ripartono le quotazioni nelle Borse Merci per il risone di produzione nazionale. Le analisi produttive e qualitative dei primi campioni rispecchiano l’andamento a macchia di leopardo degli eventi atmosferici e climatici. Per alcune varietà si riscontra una forte perdita di produzione mentre, per altre una maturazione non completa della cariosside. Gli aumenti del prezzo del 43% per gli indica e del 98% per le varietà del gruppo Arborio, rispetto settembre 2021, confermano la difficile situazione che la risicoltura italiana sta attraversando. I costi aumentanti, in alcuni casi anche del 200-300%, dei beni e dei servizi necessari alla ottimale attività produttiva e la difficoltà, in alcuni casi, a reperire i prodotti stessi, obbligano gli operatori a rivedere le strategie aziendali. Strategie che avranno difficoltà a trovare una sponda nella GDO.
Analisi Mercato del Risone #29/2022
Prematuro. In Lombardia è prematuro riuscire a quantificare il danno da siccità. L’acqua arrivata, o in arrivo, può non bastare per garantire la continuità del ciclo vegetativo, in grado di garantire una corretta maturazione. In Piemonte si osserva in molti campi la precoce spigatura di alcune varietà. Prematura? Può esserlo. Se il clima e le temperature non daranno tregua anche nel mese di agosto, il raccolto non potrà garantire produzioni eccelse. Anche nelle risaie toccate marginalmente dalla siccità. In queste ultime sedute estive delle Borse merci, l’attenzione è rivolta unicamente alle varietà ancora, ufficiosamente, disponibili. Sono soprattutto le varietà da risotto (Carnaroli e similari, gruppo Arborio, Roma/Barone, Vialone Nano) che dovrebbero avere circa un 10% ancora disponibile.
Analisi Mercato del Risone #28/2022
Contrordine. I dati del Centauro sono stati corretti. Infatti questa settimana il bollettino ufficiale dei trasferimenti riporta un -2.509 tonnellate che fanno rientrare il trasferito totale al 104,68% della disponibilità iniziale. Detto questo la novità di queste ultime sedute di mercato pre-feriali è l’aumento del 4% delle quotazioni di Carnaroli e similari sulla piazza di Mortara. Altro sprint dei trasferimenti per Baldo/Cammeo che nella scorsa settimana riportano 3.163 tonnellate contro le 613 del 2021. In copertina l’ordine del giorno presentato al Consiglio regionale del Piemonte in data 29 settembre 2014 dal titolo “Il progetto di nuova diga in alta valsessera è costoso, inutile e dannoso per il territorio”. Solo per rinfrescare la memoria dei politici locali che prima di invocare il “volemose bene” bisognerebbe attuare il “lavoriamo per il bene comune”. Senza perdere 10 anni preziosi… come l’acqua.
Analisi Mercato del Risone #27/2022
Ritorniamo, come spesso capita in questo periodo dell’anno, sul valore dei dati che vengono forniti agli operatori del settore. Nell’ultima pubblicazione dei trasferimenti, elaborate dall’ENR, balza subito all’occhio il dato del Centauro. La merce trasferita supera la disponibiltà iniziale del 7,92%, praticamente l’8%. Non poco. Soprattutto in annate dove le tensioni di mercato si fanno sentire. Per contro, per alcune varietà, vedi S.Andrea, non ci sarebbero rimanenze importanti presso i depositi dei risicoltori (questo a parere degli operatori). Quest’anno, con la quasi certa diminuzione della produzione, la pratica dei riporti di prodotto sarà diffusa, soprattutto per le varietà da mercato interno. Sarà complicato far quadrare i conti. Sarà complicato avere una bozza di quadro se la pubblicazione delle superfici coltivate a riso, attesa per fine luglio, sarà incompleta.
Analisi Mercato del Risone #26/2022
Il Green Deal voluto dalla Commissione e accettato incondizionatamente dai governi europei (compreso quello italiano) si è scontrato con un iceberg come il Titanic (volutamente ho preso spunto da questo articolo https://giubberosse.news/2022/07/01/eurotitanic/ ) . Ogni settore ha il suo iceberg. Per la risicoltura italiana, oggi, il nostro iceberg è sicuramente la siccità. Non ci soffermiamo su chi viaggia in prima, in seconda o in terza classe. La fine è uguale per tutti. Vale la pena ricordare che, prima di tutto, ci sono dei responsabili. In primis il manovratore. Il nostro manovratore, ovvero il ministro, sembra non cogliere le richieste di aiuto. Sempre pronto a voli pindarici, su agricoltura .puntoqualcosa, ogni tentativo di riportarlo con i piedi a terra è risultato vano.
Analisi Mercato del Risone #25/2022
Prezzi nominali con domanda rivolta unicamente alle varietà ancora disponibili in quantità accettabili. Lungo A tipo Ribe trasferito al 96% e, di conseguenza, non più quotato. Tra le varietà che non hanno ancora raggiunto il 90% dei trasferimenti riprende quota l’interesse per Carnaroli e Arborio, mentre Cammeo e Barone trovano pochi estimatori. Sul fronte climatico le piogge delle ultime ore danno un poco di respiro ma non risolvono la situazione. Se in Italia si scomoda il Padreterno con processioni e veglie, in Olanda 30.000 agricoltori percorrono le autostrade con i loro trattori. Le politiche europee rischiano di far ridurre del 30% i capi allevati. I Paesi Bassi, tradizionalmente esportatori, ritengono che vi saranno pesanti ricadute sui prezzi della carne in tutta Europa. Dopo la sete ecco servita la fame.
Analisi Mercato del Risone #24/2022
Sarà il clima siccitoso che preoccupa i risicoltori. Sarà il clima nervoso che si respira nelle borse merci (si parla principalmente delle difficoltà agronomiche). A rendere la situazione ancor più complicata contribuiscono le commissioni delle varie piazze che, con dubbi e perplessità, redigono listini più o meno allineati tra di loro. Mentre Mortara e Vercelli sono concordi nel quotare il Roma, a Milano, (guardando Vercelli) si preferisce un listino più “cauto”. Invece, per l’Arborio, Mortara preferisce seguire Milano su prezzi cauterizzati. Non smetteremo di riaffermare che , nel 2022 (vi ricordate agricoltura 4.0, A.I ovvero intelligenza artificiale, ecc..), non è possibile ricavare prezzi ufficiali “assorbendo parte dei deprezzamenti proposti nelle altre sedi… adottando un comportamento più cauto.” SIC!