Come scrisse il poeta contemporaneo F. Antoni:” Dicono che quando si tocca il fondo si può solo risalire… a me capita di scavare.” Listini, purtroppo sempre in ritardo rispetto i mercati, che si condizionano a vicenda ritrovandosi in un circolo vizioso. Vale soprattutto per le varietà da mercato interno. Martedì, Vercelli e Milano non fanno in tempo ad adeguarsi ai prezzi registrati nel venerdì precedente a Mortara che, nella seduta di stamattina, sempre a Mortara, si registrano ulteriori cali per Arborio, Roma e Carnaroli. Nonostante le trattative siano numericamente irrisorie si sta applicano la stessa regola “delle intenzioni” che, la scorsa campagna ha contribuito ai forti rialzi, appunto, “sulle intenzioni”. Forse è il caso di prendere, seriamente, in considerazione l’idea di arrivare ad un unico listino settimanale. Magari supportato da dati certi (vedi quantitativi contrattualizzati).
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Analisi Mercato del Risone #20/2023
“Piove sul bagnato”, “Piove! Governo ladro!”. Scegliete voi. La situazione non lascia spazio a dubbi. I listini non sono redatti sulle intenzioni ma sono la conseguenza di contrattazioni concluse. In tutta franchezza alcune quotazioni sono ottimistiche. A questo punto della campagna bisogna fare alcune considerazioni: 1) Quando rimane meno di un terzo della produzione da trasferire anche la singola vendita di 30 ton. influenza il mercato; 2) La presenza di partite con problemi di metalli pesanti, pur riducendo la disponibilità di partite esenti, non hanno fatto lievitare i prezzi di quest’ultime (semmai il contrario); 3) Quando tra aprile e maggio si vedono girare, nelle province risicole, pochi automezzi adibiti al trasporto dei cereali non è un buon segno; 4) Non è matematico che una scarsa disponibilità iniziale porti ad una continua e spasmodica richiesta. Il rischio è di finire come “la bella Maria”.
Analisi Mercato del Risone #19/2023
Se la pandemia ha scatenato la corsa agli scaffali, la guerra ha scatenato prima l’inflazione e poi la FOOFA (food for arms, l’esatto contrario dell’EBA). La fuffa si addice molto ai nostri politici che, dopo aver tuonato tronfiamente la supremazia della sovranità alimentare, accettano passivamente scambi poco alla pari (export di armi e import selvaggio di cereali). Siamo al dunque. Se a inizio campagna la “presunta” (da verificare) scarsità di produzione e la crisi climatica, con successiva desertificazione della pianura padana, hanno spinto i prezzi a rialzi esponenziali; oggi il drastico calo dei consumi, la concorrenza del grano ucraino a dazio zero (i polacchi e gli ungheresi non hanno abboccato) hanno creato un pericoloso “collo di bottiglia” per il mercato del riso italiano. I prezzi iniziano a calare e le incertezze crescono. Anche i dubbi sui alcuni dati…
Analisi Mercato del Risone #18/2023
Non si ferma la corsa al ribasso dei tondi. Si alternano le diverse varietà ma il risultato è sempre lo stesso. Le quotazioni ufficiali sono comunque generose. Tra gli operatori i prezzi che circolano sono più bassi. Ritoccato a Mortara anche il lungo A tipo Ribe ed anche in questo caso la quotazione ufficiale è generosa. Non subiscono variazioni i risoni da mercato interno anche se la richiesta è decisamente più fiacca rispetto i mesi passati. Le promozioni pasquali non sembrano aver destato interesse nei consumatori. Si prende la rivincita il Baldo/Cammeo che, a inizio stagione, tutti davano per spacciato con i turchi disinteressati per il prezzo, secondo loro, eccessivo. Oggi, dopo il Vialone Nano, è la varietà più trasferita superando l’80% della disponibilità iniziale. Situazione in divenire per i lungo B che, dopo i tondi, sembrano subire questa fase del mercato.
Analisi Mercato del Risone #17/2023
Il listino di Mortara ci ha abituati, in questa campagna, a vedere le prime spallate (al rialzo e al ribasso) nei momenti in cui le altre Borse Merci tergiversavano. Con una settimana “ridotta” (Vercelli e Milano chiuse per festività), le aspettative per eventuali variazioni di mercato erano tutte concentrate sulla seduta di Mortara. Forse per il limitato numero di contrattazioni o per una volontaria condizione attendista, il listino non ha subito variazioni. Si attende nelle prossime settimane, per alcune varietà, la registrazione a listino della dicitura “non quotato”. Tale dicitura, normalmente, viene adottata quando la quantità trasferita supera il 95% della disponibilità iniziale. Ad oggi, per tutte le varietà, siamo lontani da tale percentuale. La decisione di adottare tale dicitura andrebbe chiarita. Per il momento si resta fermi in attesa di capire non tanto da che parte tira il vento ma quanto sarà forte.
RiceWeek Live – 41a puntata
Appuntamento con RiceWeek Live di aprile. Primo trimestre del 2023 caratterizzato da forti incertezze sulle semine a causa del persistere della siccità temperata marginalmente dalle scarse piogge di queste ultime settimane. Mercato che procede a rilento dal sensibile calo dei consumi interni e dal forte calo delle esportazioni pari al 24% rispetto allo scorso anno. Inoltre le operazioni di contrattazione del risone procedono più lentamente anche per le necessarie operazioni di verifica qualitativa dei lotti in vendita.
Approfondimento: di seguito mettiamo a vostra disposizione in formato pdf le slides mostrate nel video, da consultare o scaricare.
Analisi Mercato del Risone #15/2023
Come capita spesso i listini ufficiali arrivano in ritardo rispetto alla situazione reale. È probabile che si attendano ulteriori conferme prima di modificare i dati ufficiali. Mortara, essendo l’ultima seduta della settimana, metabolizza le indicazioni dei mercati e anticipa le variazioni dei listini. Sicuramente vedremo martedì sia a Vercelli che a Milano variazioni che riguarderanno i listini delle varietà appartenenti al gruppo tondo. La situazione dei tondi è legata anche all’importante quantità ancora stoccata presso i produttori (circa il 42% della disponibilità iniziale), mentre per le varietà da mercato interno la rimanenza varia da un 30% dell’Arborio ad un 18% del Vialone Nano. Nelle prossime settimane probabilmente vedremo mercati divergenti a secondo della tipologia.
Analisi Mercato del Risone #14/2023
La Pasqua non porta sorprese nelle Borse Merci italiane. Prezzi invariati anche se, nelle intenzioni dell’industria, ci sono proposte di contrattazione a prezzi ribassati rispetto le ultime quotazioni. A dare qualche sussulto è il mondo politico. In Italia e in Europa. In Polonia si è dimesso il ministro dell’agricoltura Kowalczyk a causa della crescente rabbia tra gli agricoltori per l’impatto delle importazioni di grano ucraino sui prezzi, mentre in Italia il Consiglio dei ministri ha approvato il primo decreto siccità. Si procederà alla manutenzione della rete idrica, al dragaggio degli invasi. Prevista la possibilità di realizzare vasche di raccolta di “acque meteoriche” per uso agricolo entro un massimo stabilito e il riutilizzo delle acque reflue depurate per uso irriguo. Naturalmente sono previste le immancabili multe fino a 50.000€ e la nomina dell’ennesimo Commissario straordinario nazionale. Auguri e Buona Pasqua.
Analisi Mercato del Risone #13/2023
Il clima che si respira nelle Borse Merci è già in odore di feste pasquali. L’industria si alterna agli acquisti sulle diverse tipologie, mentre il mondo agricolo, impegnato nei preparativi di semina, si affaccia con discreto interesse all’evolversi del mercato. Tra i tondi cala l’interesse per il Selenio mentre l’Omega, a causa della scarsità di Centauro, è il tondo più richiesto su tutte le piazze. Si ferma la corsa del Luna ma i produttori, per ora, non sembrano cedere alle offerte al ribasso. Se il mercato del riso non sembra soffrire la concorrenza estera, per gli altri cereali la situazione si fa sempre più complicata. Le massicce, e forse eccessive, importazioni dall’Ucraina hanno intasato i mercati. I prezzi in continuo calo non permettono di fare le dovute valutazioni per arrivare ad una quotazione utile. Restano così invendute grosse partite di prodotto nazionale. Sembra di trovarsi di fronte ad un EBA (everything but not arms) rovesciato. Agli ucraini inviamo armi e intanto ritiriamo i loro cereali. Cui prodest?
Analisi Mercato del Risone #12/2023
Mercati ancora in tensione. Tondi e Lunghi A tipo Ribe i più gettonati. Aumenti per Terra CL a Vercelli (unica borsa che quota separatamente la varietà) e Luna CL, mentre per le altre varietà generiche (vedi Dardo, Ronaldo,…) non si segnalano variazioni. Sebbene la contrazione dei consumi è visibile anche nei volumi ritirati, 720.869 tonnellate al 21 marzo 2023 contro 1.058.561 tonnellate registrate un anno fa, i numeri (tutti da verificare) che preoccupano sono riconducibili alle rimanenze. Secondo i dati ENR ad oggi rimangono stoccati presso i produttori circa 534.000 tonnellate contro le 445.000 dello scorso anno. Ma i lunghi A cristallini, per intenderci Loto, Luna e similari, hanno una rimanenza rispetto al 2022 inferiore di 10.000 tonnellate e si prevede un calo della superficie coltivata del 7%. Anche se la differenza complessiva è quasi 90.000 tonnellate in più, l’eventuale riporto potrebbe non bastare se la situazione idrica non migliorerà in tempi brevi.
Analisi Mercato del Risone #11/2023
Nonostante la situazione di rialzi registrati nelle ultime settimane possa indurre a pensare ad una situazione positiva, la realtà non è tutta rose e fiori. Se all’orizzonte si preannuncia un’altra stagione con poca acqua, forse peggiore della passata, il cavaliere dell’apocalisse che imperversa tra le nostre risaie ha le sembianze di Pestilenza. Eccessivo, sicuramente. Ma come per il Covid, anche in questo caso, la “scienza urlata” o popolana sembra aver preso il sopravvento sulla politica. E allora ben vengano iniziative come quella proposta proprio in questi giorni dall’Ente Risi. Finalmente viene sfatato il mito che il riso non è un alimento adatto ai diabetici. Precisiamo, il riso italiano ha determinate caratteristiche che permettono una corretta alimentazione, quindi adatta anche per chi ha determinati problemi. La speranza, comunque, è quella di non trasformare un piacere per il palato in una ricetta medica che riduca la risicoltura italiana ad una superficie limitata alla coltivazione farmacologica.
Analisi Mercato del Risone #10/2023
La storia si ripete, con qualche aggravante. Un anno fa si teneva conto dei mesi passati dall’ultima pioggia. Oggi si tergiversa sulla semina. Le aggravanti sono nei pensieri di tutti gli operatori ma, come l’innominato, si evita di pronunciarli. Non è sicuramente scaramanzia ma buonsenso e senso pratico. Mercati di questo anticipo di primavera che, come quasi tutte le annate, vedono pochi produttori presenti in borsa e industriali che riprendono a verificare le effettive disponibilità in vendita sul mercato. Prezzi che salgono genericamente su tutte le tipologie con poche eccezioni. La scarsa propensione alla vendita, soprattutto sulle varietà pregiate (vedi gruppo Carnaroli e gruppo Arborio) si confronta con la reale crisi dei consumi. Il margine di manovra è limitato e non può durare in eterno. La volontà di allegerirsi sui tondi e sugli indica invece si deve confrontare con le difficoltà legate alla qualità del prodotto non sempre vendibile.
Analisi Mercato del Risone #09/2023
Nel paese del “siamo tutti commissari tecnici!” non poteva mancare il Commissario straordinario per l’emergenza idrica. Avrà pieni poteri e 8 milardi di euro a disposizione. Vedremo cosa tirerà fuori dal cilindro. Intanto nelle Commissioni di listino i vari Commissari redigono listini che le montagne russe, al confronto, sono la tundra siberiana. Milano la settimana scorsa riportava -15 per l’Arborio e martedì +15. Le quotazioni dell’indica da seduta a seduta è un continuo rilancio. Con la difficoltà, per i non addetti, di capire la differente quotazione di un CL28 e di un PVL136. Il 2023 sarà ricordato come l’anno dei commissari. Commissariato il bacino idrico del Po, ci sarà un nuovo Commissario all’ENR? Dopo aver commissariato San Remo avremo un commissario per l’ “Heavy Metal”? (questa è sottilissima…. solo per intenditori).
Analisi Mercato del Risone #08/2023
Gli ultimi aggiustamenti dei listini non convincono e lasciano spazio a ipotetici cambi di rotta. Ne sono consapevoli gli operatori e, soprattutto, i produttori. Produttori che stanno apportando le ultime e necessarie (se non obbligatorie) modifiche al piano colturale. E le notizie non saranno buone per la risicoltura italiana. La superficie coltivata a risaia diminuirà e non sarà un calo contenuto. A complicare la situazione, in particolar modo per le varietà da risotto, la potenziale capacità di resistere meglio alla criticità idrica di alcune varietà di tipologia lungo B. Si rischia di cadere dalla padella nella brace.