La prudenza è d’obbligo. Ma le analisi qualitative sui primi campioni lasciano intendere che non sarà una campagna tutta rose e fiori. Perlomeno sul profilo qualitativo. Il caldo eccessivo di agosto e quello anomalo di questi giorni ha contribuito a produrre qualche effetto negativo sulla coltivazione. Il termometro della dimensione lo avremo tra una decina di giorni. Sul mercato le contrattazioni procedono con un lento avvicinamento ai prezzi concordati per i contratti in campo per le varietà del gruppo tondo e i lungo B. Per le varietà da interno la poca disponibilità di prodotto non permette di avere un quadro preciso della situazione. I trasferimenti progressivi riflettono la reale situazione. Scorte esaurite e poca merce pronta per il ritiro, mentre l’industria lamenta uno scarso interesse da parte della GDO.
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Analisi Mercato del Risone – Settimana #36/2020
Si parte. In leggero anticipo rispetto alla media delle ultime annate, ma bisognerà attendere la prossima settimana per avere riferimenti sia di produzione che di qualità. La prudenza è d’obbligo e le voci che circolano hanno bisogno di solide certezze. In Borsa Merci di Vercelli si sono stipulati contratti su tondi generici e lunghi B precoci seppur per quantitativi limitati. A condizionare i prezzi in questo momento, più che gli effetti post Covid, sono le previsioni di disponibilità futura legate alla maggiore o minore superficie coltivata. A proposito di superficie. Le nuove tecnologie di selezione varietale hanno modificato la tempistica della programmazione delle semine. Se fino ad un decennio fa si attendeva gennaio per individuare le varietà da seminare, valutando anche l’andamento dei prezzi di mercato, oggi le aziende agricole devono individuare le varietà già a novembre con mercati difficilmente valutabili.
Analisi Mercato del Risone – Settimana #30/2020
Ripartenza da bollino rosso. Gli ultimi mercati di luglio non hanno entusiasmato. I dati di semina appena pubblicati hanno confermato le voci che giravano tra gli addetti. Si sapeva di un recupero della superficie di Carnaroli e Arborio. Non si prevedeva un aumento globale della superficie coltivata del 4%. A aprile la stima prevedeva un aumento del 1,5 %. L’aumento più consistente lo ha realizzato il gruppo del tondo con un aumento del 25% rispetto il 2019, per contro gli indica perdono quasi il 20% della superficie. A mercati chiusi il prezzo realizzabile per le rimanenze diventa secondario. Il pensiero da oggi è rivolto al nuovo raccolto e la partenza non è da bollino verde.
Analisi Mercato del Risone – Settimana #29/2020
Al.. Lungo e Sprint. Il gioco di parole è doveroso per come il mercato del lungo B (per i non addetti ai lavori “Sprint” è il nome di una varietà indica precoce) sta affrontando il finale di questa campagna. Mancano i dati di semina (ma già dalle previsioni era evidente un calo di superficie), aggiungete le proposte interessanti che arrivano per la prossima stagione e l’interesse si ravviva. Tengono i risi da risotto anche se la ristorazione stenta a recuperare terreno. Faticano tondi, medi e lungo A da esportazione. Sono stati soprattutto questi ultimi a subire la concorrenza parallela, in alternativa al ridimensionamento delle importazioni di lungo B dal sud-est asiatico, di varietà simili e non soggette a dazi. Vialone nano e S.Andrea che in queste ultime settimane registrano trasferimenti con percentuali sotto l’1%. Non è un buon segno per queste varietà storiche che si avvalgono del certificato “riso classico”.