Sono 3 mesi e mezzo di ribassi. La discesa poteva fermarsi. La seppur modesta ripresa degli acquisti su tondi e lunghi A tipo Ribe hanno dato un segno per la fine della caduta delle quotazioni. Ma a spegnere le ridotte speranze ci ha pensato la Borsa, pardon la Sala contrattazioni di Mortara. Le uniche varietà da risotto ancora quotate, ovvero Roma, Arborio e Carnaroli, subiscono un ulteriore ribasso. Per l’ennesima settimana Mortara “registra” quotazioni più basse di Vercelli e Milano fissate appena 3 giorni fa. E’ facilmente prevedibile che martedì prossimo i listini di Vercelli e Milano si sentano in obbligo di riconfermare le quotazioni della Sala lomellina. Questo circolo vizioso, messo sotto accusa dalle associazioni agricole, desta perplessità per il suo modo di operare, basato sulle testimonianze senza essere corroborato da dati oggettivi.
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Analisi Mercato del Risone #27/2023
Sono 13 settimane di continui ribassi non sempre sulle stesse tipologie ma con crescente intensità. Nelle ultime settimane sono le varietà da risotto a subire continui e sostanziosi ribassi. A fare da “zavorra” per gli altri listini ci pensa la commissione prezzi della sala contrattazioni di Mortara che, nelle ultime settimane, mantiene le quotazioni di Roma, Arborio e Carnaroli ad un prezzo inferiore di 50€/ton rispetto le quotazioni della Borsa di Vercelli e della Granaria di Milano. In ribasso anche i lunghi A generici che scendono sotto la soglia dei 500 €/ton lordi. Si ferma la discesa dei tondi ma i trasferimenti sono ancora troppo pochi. Anomala la situazione del Centauro con i ritiri praticamente fermi e una rimanenza vicina al 15% della disponibilità iniziale. Stabile la situazione del comparto dei lungo B con quotazioni ormai consolidate e compratori che si alternano periodicamente all’acquisto. La rimanenza del comparto indica si aggira sulle 44.000 tonnellate.