Analisi Mercato del Risone #46/2020

Non c’è tregua per i risicoltori. Si è appena concluso il raccolto. Attivato il lockdown, i mercati, o meglio le contrattazioni, continuano mantenendo la regolarità delle operazioni seppur in una situazione anomala. Tutti gli operatori concordano che, per avere un quadro chiaro del mercato, bisogna aspettare la pubblicazione della disponibilità vendibile. Necessità prematura visti i tempi lunghi della raccolta. Ma non è prematuro per l’Ente Risi chiedere ai risicoltori le intenzioni di semina. Forzare la programmazione dichiarando che, “come di consueto”, l’ente fornirà informazioni utili per un investimento “il più possibile” rispondente alla domanda di mercato solletica il detto popolare “Non mettere il carro davanti ai buoi”. Per il resto il mercato risponde bene alla domanda.

Analisi Mercato del Risone #45/2020

Anche se le Borse Merci sono chiuse (quella di Milano, denominata Granaria, è una Associazione di operatori del settore), l’attività della filiera continua registrando accellerazioni alterne tra le sue sezioni. La fase di contrattualizzazione dei risoni affronta una fase di stallo, ma non si può dire altrettanto per i trasferimenti (vedi risi da interno e Baldo) e la programmazione delle semine venture. Le voci che circolano tra gli operatori, del presunto esaurimento del seme di alcune varietà, spostano l’attenzione da un mercato stabile. Può sembrare un azzardo parlare di semine a novembre, ma l’attuale situazione richiede una più profonda riflessione. Lockdown permettendo.

Analisi Mercato del Risone #44/2020

Borse merci in zona rossa. La stagione di commercializzazione 2020-2021 procede, nonostante i continui ostacoli, speditamente. In attesa di vedere anche le ultime risaie mietute, i mercati devono nuovamente affrontare la chiusura forzata. Dopo l’esperienza primaverile possiamo dire che, dal punto di vista tecnico e logistico, la filiera ha funzionato a dovere e sicuramente riuscirà a superare egreggiamente anche questo momento. Le ultime trattative hanno visto una ripresa sul Centauro e sui tondi generici. Anche il lungo A tipo ribe ha realizzato un leggero aumento di prezzo. Sempre attivo il mercato interno e l’Indica.

Analisi Mercato del Risone #43/2020

Mancano pochi giorni alla “Curmaia”. La festa di fine lavoro potrà essere festeggiata a raccolto ultimato. Intanto continua il buon momento per i risi da risotto. In cima si piazza il Carnaroli in purezza che scalza il Vialone Nano dalla vetta. Situazione anomala nel gruppo dei tondi. In controtendenza il Selenio che scende con quotazioni inferiori ai 400 euro per tonnellata, mentre risalgono tutti gli altri tondi. Stabili i prezzi del gruppo medio. Lunghi A tipo Ribe in lieve aumento soprattutto i generici come Luna e dardo. Indica ancora in tensione. I trasferimenti confermano l’attuale momento del mercato.

Analisi Mercato del Risone #42/2020

“Giù le mani dal nostro riso!”. Il messaggio che circola nelle piazze, sembra lasci poco spazio alle trattative. In realtà i dati di trasferimento presentano una situazione simile alla scorsa stagione e, per alcune varietà (vedi Baldo e Roma), con trasferimenti superiori alle ultime due campagne. L’andamento climatico e le precedenti calamità atmosferiche hanno, e stanno, condizionando parzialmente i mercati con prezzi in evoluzione. Quando i presupposti sono quelli sopracitati il mercato si muove indistintamente su tutte le tipologie. Ma ricondurre l’attuale situazione unicamente al clima ed alla scarsa propensione alla vendita da parte dei produttori è poco accorto. Una giusta valutazione la si potrà avere quando i dati relativi alla disponibilità verranno pubblicati.

Analisi Mercato del Risone #41/2020

Unica eccezione il gruppo tondo che con il Selenio ancora in fase di raccolta non subisce ripercussioni sul mercato. Lungo A tipo Ribe che riaccende gli interessi dell’industria seppur a condizioni stabili, mentre i cugini nobili del mercato interno realizzano rialzi importanti. Baldo/Cammeo si preparano al mercato turco. Barone che conferma il buon momento sia produttivo che qualitativo. I similari dell’Arborio, ovvero Telemaco e CL388, soppiantano l’anziano Volano e mettono il sigillo sul futuro del gruppo. Come abbiamo riportato nel titolo la tensione sul Carnaroli sta creando qualche discrasia. La causa può essere riscontrata nel positivo e recente interesse di alcune riserie per il Carnaroli “Classico”. In attesa di quotazioni ufficiali, il mercato “classico” si muove.

Analisi Mercato del Risone #40/2020

Difficile definire “la norma” in una situazione complicata come l’attuale. Le “certezze” che i contratti di coltivazione avrebbero dovuto dare sono state disattese. A un mese dall’inizio del raccolto i magazzini stentano a riempirsi sia quelli dei produttori che quelli delle riserie. Il mercato in rialzo su quasi tutti i gruppi varietali ne è la conseguenza. È opportuno fare una considerazione. Il forte rialzo di Arborio e Carnaroli non è conseguente alla recente alluvione. Occorre fare attenzione a distinguere cause ed effetti per evitare di dare valutazioni affrettate. Non bisogna comportarsi come i fantini davanti al canape in attesa della “mossa”.

Analisi Mercato del Risone #39/2020

Un proverbio piemontese cita “Var pu’ in testimoni d’vista, che sent d’ sentia”, ovvero “vale più un testimone oculare che cento per sentito dire”. Il mercato, sinora, si è nutrito di sentito dire. Poca merce a disposizione e oggi, dopo le grandinate della settimana scorsa e il forte vento del fine settimana, si presenta un raccolto tutto da decifrare. Lo era già prima ma i “cento per sentito dire” distraevano. Ora la trebbiatrice corre e l’essicatoio scarica in poche ore. Occorre ancor più cautela. Il mercato, quest’anno, inizierà a essicatoi spenti e magazzini chiusi. Per concludere, prendiamo in prestito un concetto eloquente espresso dal presidente della Repubblica Mattarella pochi giorni fa e lo facciamo nostro. “Siamo attenti alle esigenze degli attori della filiera ma, abbiamo a cuore soprattutto la serietà”.

Analisi Mercato del Risone – Settimana #38/2020

L’estate torrida ha lasciato qualche strascico. Il clima che si respira dietro i cassoni delle trebbiatrici ci consiglia cautela. Il clima che si respira in Borsa Merci ancor di più. Sarà anche colpa delle nuove generazioni di mediatori, sarà colpa di internet, ma di campioni in Borsa se ne vedono pochi e le primizie latitano. C’è clima e clima. I prezzi che vengono accordati riguardano principalmente le partite soggette a ritiri urgenti. Intanto le riserie attendono le partite acquistate in campo per programmare al meglio i ritiri. Dinamiche di mercato che vengono ritoccate anche per i postumi da lockdown. Stenta a ripartire la ristorazione e non si sa come ripartiranno le mense. Con questo clima le contrattazioni potrebbero essere tutte nominali anzi, personalizzate. Infatti i listini ufficiali non quotano. Ha un’importanza relativa se, oggi, il gruppo Arborio e il lungo B sono richiesti. Il mercato vero lo vedremo solo a raccolto ultimato.

Analisi Mercato del Risone – Settimana #37/2020

La prudenza è d’obbligo. Ma le analisi qualitative sui primi campioni lasciano intendere che non sarà una campagna tutta rose e fiori. Perlomeno sul profilo qualitativo. Il caldo eccessivo di agosto e quello anomalo di questi giorni ha contribuito a produrre qualche effetto negativo sulla coltivazione. Il termometro della dimensione lo avremo tra una decina di giorni. Sul mercato le contrattazioni procedono con un lento avvicinamento ai prezzi concordati per i contratti in campo per le varietà del gruppo tondo e i lungo B. Per le varietà da interno la poca disponibilità di prodotto non permette di avere un quadro preciso della situazione. I trasferimenti progressivi riflettono la reale situazione. Scorte esaurite e poca merce pronta per il ritiro, mentre l’industria lamenta uno scarso interesse da parte della GDO.

Analisi Mercato del Risone – Settimana #36/2020

Si parte. In leggero anticipo rispetto alla media delle ultime annate, ma bisognerà attendere la prossima settimana per avere riferimenti sia di produzione che di qualità. La prudenza è d’obbligo e le voci che circolano hanno bisogno di solide certezze. In Borsa Merci di Vercelli si sono stipulati contratti su tondi generici e lunghi B precoci seppur per quantitativi limitati. A condizionare i prezzi in questo momento, più che gli effetti post Covid, sono le previsioni di disponibilità futura legate alla maggiore o minore superficie coltivata. A proposito di superficie. Le nuove tecnologie di selezione varietale hanno modificato la tempistica della programmazione delle semine. Se fino ad un decennio fa si attendeva gennaio per individuare le varietà da seminare, valutando anche l’andamento dei prezzi di mercato, oggi le aziende agricole devono individuare le varietà già a novembre con mercati difficilmente valutabili.

Analisi Mercato del Risone – Settimana #30/2020

Ripartenza da bollino rosso. Gli ultimi mercati di luglio non hanno entusiasmato. I dati di semina appena pubblicati hanno confermato le voci che giravano tra gli addetti. Si sapeva di un recupero della superficie di Carnaroli e Arborio. Non si prevedeva un aumento globale della superficie coltivata del 4%. A aprile la stima prevedeva un aumento del 1,5 %. L’aumento più consistente lo ha realizzato il gruppo del tondo con un aumento del 25% rispetto il 2019, per contro gli indica perdono quasi il 20% della superficie. A mercati chiusi il prezzo realizzabile per le rimanenze diventa secondario. Il pensiero da oggi è rivolto al nuovo raccolto e la partenza non è da bollino verde.

Analisi Mercato del Risone – Settimana #29/2020

Al.. Lungo e Sprint. Il gioco di parole è doveroso per come il mercato del lungo B (per i non addetti ai lavori “Sprint” è il nome di una varietà indica precoce) sta affrontando il finale di questa campagna. Mancano i dati di semina (ma già dalle previsioni era evidente un calo di superficie), aggiungete le proposte interessanti che arrivano per la prossima stagione e l’interesse si ravviva. Tengono i risi da risotto anche se la ristorazione stenta a recuperare terreno. Faticano tondi, medi e lungo A da esportazione. Sono stati soprattutto questi ultimi a subire la concorrenza parallela, in alternativa al ridimensionamento delle importazioni di lungo B dal sud-est asiatico, di varietà simili e non soggette a dazi. Vialone nano e S.Andrea che in queste ultime settimane registrano trasferimenti con percentuali sotto l’1%. Non è un buon segno per queste varietà storiche che si avvalgono del certificato “riso classico”.

Analisi Mercato del Risone – Settimana #28/2020

Non si sa quanto durerà e come sopporterà i colpi. La borsa merci è così. Ondeggia, si piega, oggi a est, domani a ovest. Prende colpi, perde rami e foglie ma è resiliente. I tentativi di armonizzare i movimenti si scontrano con tanti, troppi interessi che li rendono, per ora, vani. Oggi, dopo settimane di forti spinte, il mercato si comporta come il mare in risacca. Compratori quasi fermi. Gli operatori hanno difficotà a predisporre i ritiri per i fine magazzino. Tranne Selenio, unico in leggera ripresa, e indica, in fase ancora interlocutoria, per le altre tipologie il mercato prospetta un finale di campagna lento e senza vigore. Soprattutto il Vialone Nano sembra subire maggiormente le conseguenze. I trasferimenti settimanali non aiutano a smaltire le scorte. Mentre tutte le altre varietà hanno raggiunto il 90%, il Nano è fermo all’82%.