Settimana con luci e ombre. I rialzi attesi dai produttori si sono realizzati maggiormente su quelle varietà con minor aspettative. Un’altra valutazione da tenere in considerazione sulle scelte di questo periodo è il condizionamento che sta creando l’attesa della prossima pubblicazione dei dati di produzione e disponibilità da parte della Consulta. La data dovrebbe essere il 30 novembre ma il condizionale è d’obbligo, vista la tendenza negli ultimi anni a spostare, per motivi oggettivi, il giorno di divulgazione. I dati dell’Ente Risi potranno influenzare le decisioni degli operatori del settore. I rialzi degli ultimi giorni uniti a considerazioni post-pubblicazione stanno spingendo l’offerta a realizzare vendite su volumi importanti. Ma la imprevista e repentina frenata dell’industria non fa altro che aumentare le tensioni con l’avvicinarsi del fatidico giorno. Le prossime settimane saranno decisive per dipanare dubbi e paure.
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Analisi Mercato del Risone #41/2023
Non è la prima volta (e non sarà l’ultima) che i listini si trovano a rincorrere il mercato “reale”. Non fanno in tempo a registrare le variazioni che, in alcuni casi, quest’ultime sono già vetuste. I cambiamenti che si verificano durante la settimana obbligano a modificare continuamente i listini dando l’impressione che ci sia un continuo movimento. Una volta, quando non si usavano termini anglofoni, si diceva “come un cane che si morde la coda” (gira sempre su se stesso). I rialzi sul tondo, medi cristallino e lunghi A tipo Ribe sono la conferma di quanto detto precedentemente. Sono alcuni anni che, terminato il raccolto, i mercati registrano un periodo (più o meno lungo) di rialzi. L’anno scorso i rialzi hanno riguardato tutte le tipologie raggiungendo valori record. Quest’anno riguardano principalmente le varietà che hanno avuto una riduzione di superficie coltivata. A fare la differenza sarà la pubblicazione dei dati di disponibilità in dicembre.
Analisi Mercato del Risone #40/2023
Non si fermano i rialzi. A muoversi sono soprattutto le varietà di riferimento per le varie tipologie. Il Selenio, nel gruppo dei tondi, distanzia le altre varietà portandosi a +50 €/ton. La varietà regina del sushi ha avuto sempre un trattamento privilegiato rispetto le concorrenti. Basta guardare nelle ultime due annate per vedere un divario decisamente superiore. Nel lungo A tipo Ribe rialza la testa il Loto. Varietà, come il Selenio, leader del suo settore ma in un mercato (purtroppo) che si sta ridimensionando. Non c’è più l’Augusto a contendergli il trono. La borsa di Milano si ostina a mantenerlo a listino ma non si è ufficializzato una quotazione (forse perchè non si è ancora fatta una compravendita…). il Baldo/Cammeo hanno raggiunto le quotazioni della scorsa campagna. Le cause, oltre alla forte diminuzione della superficie coltivata, sono nella non eccelsa qualità del raccolto. Ma le sorprese non sono finite, basterà attendere una settimana.
Analisi Mercato del Risone #39/2023
Il mercato si infiamma. Se a Vercelli e a Milano nella giornata di martedì si avevano le prime avvisaglie, oggi a Mortara il listino ne ha dato l’ufficialità. I tondi guidano l’ascesa con un aumento medio superiore al 10%. Dal Sole CL al Centauro le richieste aumentano. Per quanto riguarda il lungo B si confermano i prezzi ma si accorciano i pagamenti. Di conseguenza i listini vincolati a pagamenti 60 giorni registrano l’ulteriore aumento. Primi rialzi sulle varietà da mercato interno. A influenzare la situazione di mercato, probabilmente, sono le informazioni che giungono dal ferrarese dove, per motivi climatici, la produzione di Arborio, Baldo e Carnaroli ha subito una forte diminuzione di produzione e in resa alla lavorazione. Tra le varietà pregiate il forte aumento della superficie del gruppo Carnaroli, per ora, ne limita i potenziali aumenti. Sebbene l’allineamento di tutti i listini per le quotazioni dei similari sui prezzi massimi possono essere una tendenza.
Analisi Mercato del Risone #38/2023
A raccolto non ancora ultimato i listini ufficiali segnano le prime variazioni di prezzo. Sono i gruppi tondo e indica a dare la fiammata rialzista. Se tra le varietà del lungo B non si fa distinzione tra i tondi resta al palo il Centauro, mentre tutte le altre varietà realizzano un aumento di 30€/tonnellata. Aumenti anche per i lunghi A tipo Ribe. Tra le varietà più richieste Luna CL e CL007 mentre si riscontrano difficoltà qualitative per il Diva CL. Tra le varietà per il mercato interno l’attenzione è sempre rivolta su Barone CL e CL388 ma le contrattazioni scarseggiano in quanto i produttori reputano poco remunerativi i prezzi proposti dall’industria. Nel gruppo Carnaroli le trattative vengono concluse principalmente per le varietà succedanee con rese alla lavorazione non ottimali. In lieve calo l’interesse per il Vialone Nano che, comunque, si mantiene sui valori massimi.
Analisi Mercato del Risone #47/2022
Potremmo chiamarla la settimana delle rivalse. Il Selenio dopo alcune settimane di oblio torna a primeggiare nel gruppo dei tondi. I lungo B dopo settimane di tiraemolla, rilanci e smentite, ufficializza al listino di Mortara l’aumento che i risicoltori (un po’ ovunque) anelavano. Cosa ci si aspetti nelle prossime settimane non è semplice prevedere. Dicembre, anche per la sua brevità operativa, tendenzialmente è un mese riflessivo. Ma in campagne come l’attuale ci si può aspettare l’imprevedibile. Tra un paio di settimane dovrebbero essere pubblicati i dati relativi alla disponibilità vendibile e a metà mese i tecnici di Nomisma ci diranno in che direzione vanno i consumatori. A quel punto le bocce saranno quasi ferme.
Analisi Mercato del Risone #46/2022
13 ottobre 2016, il Senato approva l’esclusione del settore risicolo dalle CUN. Oggi le Borse Merci sopravvivono, anche, grazie all’interpellanza del Senatore Candiani. A distanza di 6 anni varrebbe la pena valutare come le Borse e le varie Commissioni, che compongono e controllano il buon operato degli attori presenti in borsa, abbiano contribuito a modernizzare un sistema ormai vetusto. I listini si commentano da soli. In questo periodo non passa giorno che “le voci” di mercato viaggino più veloci della rete. Gli attori preposti a valutare queste voci hanno difficoltà a raccogliere dati anche dai propri colleghi. Quello che ne scaturisce è il risultato di aspettative, diffidenze e ammiccamenti. Intanto la Borsa vola.
Analisi Mercato del Risone #45/2022
Il giorno di San Martino è sempre stato atteso dai contadini della nostra zona come il momento del rendiconto e del bilancio di tutta la stagione agricola. Oggi non è ancora il momento di rendiconti e con un mercato in continua evoluzione i primi bilanci potranno essere imbastiti dopo la pubblicazione delle disponibilità vendibile. L’unica certezza sui mercati del risone è la stabilità dei listini delle varietà indica. La notizia della bocciatura della clausola di salvaguardia non cambia gli equilibri. Ormai è da gennaio che le importazioni dal sud-est asiatico hanno ripreso il loro corso. Sul fronte mercato interno il Carnaroli e l’Arborio registrano continui aumenti con scarsi scambi. Passato San Martino per gli agricoltori l’attenzione si sposta sul “San Martino” delle riserie.
Analisi Mercato del Risone #44/2022
Settimana controversa. Chiuse le Borse di vercelli e Milano per festività, a Mortara unica sede operativa la Commissione di listino non pubblica il listino sul sito della Camera di Commercio di Pavia. Le uniche certezze sono gli aumenti di alcune varietà del gruppo tondo. Sulle altre tipologie i listini ufficiali tergiversano, forse per non rischiare di ripetere gli errori della scorsa campagna quando, in certi momenti, si sono quotate le intenzioni. Prassi pericolosa da perseguire. Bisogna iniziare a riflettere sui volumi trasferiti. Se effettivamente manca, come viene affermato da alcune fonti ufficiose, il 35% del prodotto a fronte di un calo di superficie coltivata del 4% circa. La variazione non può essere applicata ponderatamente su tutte le varietà. La perdita di resa alla lavorazione non è uguale tra le diverse tipologie. In ogni caso si rende sempre più necessario un sistema di rilevamento che escluda le “fake disturbance”.
Analisi Mercato del Risone #43/2022
A taglio non ancora ultimato la scarsa disponibilità di prodotto in fase di contrattazione non può essere imputata alla sola riduzione di superficie coltivata e/o danneggiata dalla siccità. A pari data nel gruppo tondo è stato trasferito il 48% in meno rispetto lo scorso anno. I lunghi A il 25% in meno e i lunghi B il 27% in meno. Valori che confermano la difficoltà dell’industria a reperire risone sul mercato. Se il SIAL di Parigi ha ribadito l’interesse per i prodotti agro-alimentari coltivati in Italia, l’interesse scema in presenza di prezzi rialzati dalla grave crisi economica e energetica che ha colpito e colpisce tutti gli attori della filiera. Non stimola sicuramente la vendita, il cosidetto “valore punto” che con prezzi di vendita elevati aumenta esponenzialmente il suo valore. Aumentando così la forbice tra prodotto di buona qualità e merce di scarsa qualità.
Analisi Mercato del Risone #42/2022
Il gruppo lungo B è l’unico a non subire variazioni. Aumenti su tutte le altre tipologie con un incremento medio di 50€/ton ivato e con il massimo toccato dai lunghi A generici (Luna e Dardo) che in due sedute successive (prima Vercelli e poi Mortara) aumenta di 100€/ton. ivato. Non tutte le riserie si sono adeguate ai nuovi prezzi. Ne è la riprova che anche i listini non sono sempre allineati. Milano, martedì 18 ottobre, ha quotato la varietà Loto 650€/ton. ivato contro i 700 di Vercelli nella mattinata. Il nervosismo è tangibile in tutte le Borse. Chiuso il SIAL a Parigi (il motto era: “Scopri le tendenze e l’innovazione dell’industria alimentare”) resta da decifrare la tendenza del mondo agricolo.
Analisi Mercato del Risone #41/2022
Le scarse contrattazioni delle ultime settimane hanno fatto da preludio agli aumenti dei listini. Su alcune varietà, dopo i primi aumenti a Vercelli, a Mortara vengono ulteriormente rialzati i prezzi. La fiammata però non è della stessa natura della scorsa stagione. I rialzi attuali riguardano soprattutto le varietà più colpite sia dalla siccità che dall’eccesso di calore per un tempo prolungato. Nel caso delle varietà da interno (Carnaroli e Arborio) la riduzione della disponibilità si somma alle rese basse alla lavorazione. A raccolto non ancora ultimato è prematuro fare ipotesi attendibili, ma abbiamo la quasi totale certezza che sarà un anno differenziato per tipologia e con ampie forbici tra minimi e massimi.
Analisi Mercato del Risone #21/2022
Qualche domanda bisogna farsela. Venivamo da 8 settimane consecutive di rialzi generalizzati un po’ su tutte le tipologie o quasi. Infatti il gruppo denominato “tipo Ribe”, che comprende Luna CL, Dardo, Ronaldo & Co., era invariato da fine marzo. La scorsa settimana la richiesta di Luna ha fatto rialzare le quotazioni di tutto il gruppo lasciando perplessi non pochi operatori. Ora il ribasso applicato questa settimana che riporta le quotazioni alla situazione di fine marzo crea ulteriori dubbi. Le stesse perplessità che coinvolgono il listino del lungo B che, in mancanza di compratori, non viene inserito nelle quotazioni “nominali” o “scambi limitati”. Quest’ultima situazione andrebbe inserita per tutte le varietà in quanto, dopo 25 settimane di rialzi, alla prima settimana di ribasso i compratori fuggono.
Analisi Mercato del Risone #20/2022
Nonostante gli ultimi rialzi, l’aria che si respira in borsa è meno infuocata di quello che si aspetti. Che si faccia fatica a trovare l’equilibrio lo abbiamo evidenziato nelle scorse settimane e, a questo punto, alcune riserie non sono più intenzionate a seguire gli ultimi rincari. Vero è che, con 203.000 tonnellate di rimanenza, non si temono riporti (l’anno scorso le tonnellate erano 344.000), ma guardando nel dettaglio un paio di considerazioni vanno fatte. Della rimanenza attuale la metà (99.000 tonnellate) è costituita da varietà da interno. Esattamente un anno fa, per le varietà da interno, le tonnellate erano 94.000 ma ne riportammo a settembre 20.000, ovvero il 6% della disponibilità iniziale.