Si apre martedì prossimo a Parma la fiera CIBUS 2022. Sarà una cartina tornasole per molte industrie agroalimentari, compresa quella della risicoltura italiana. Potrebbe essere una sorta di spartiacque sotto molti aspetti. Alimentare, ambientale ed economico. Le aspettative degli operatori del mondo risicolo restano sospese, quasi in apnea. Le incognite sono ancora distanti da una soluzione. Troppe voci discordanti sulla effettiva riduzione della superficie coltivata a riso in Italia non permettono nel breve termine di valutare la portata economica e le possibili conseguenze sulla risicoltura italiana. Per ora gustiamoci quel che resta del cibus.
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Analisi Mercato del Risone #16/2022
La copertina “Oro bianco” è del 2008 mentre la copertina relativa alle merci è dell’ottobre scorso. L’argomento è sempre attuale ma, se nel sottotitolo dell’edizione del 2008 si legge:” Il cibo non è mai stato così abbondante. Ma è diventato troppo caro”, oggi le premesse sono completamente diverse. Le condizioni che ci hanno riportato nell’era dell’oro bianco passano dalla pandemia alla crisi della logistica per approdare a questo 2022 iniziato con una guerra sul territorio europeo e una prolungata siccità che ha toccato i nostri territori. Che sia speculazione, fragilità della globalizzazione o inflazione le conseguenze saranno imprevedibili.
Analisi Mercato del Risone #15/2022
La granaria di Milano nella seduta di martedì pomeriggio ha deciso di non quotare mentre nella mattina a Vercelli le voci quotate erano tutte nominali. La copertina di questo report riprende la copertina del 16 luglio scorso. Allora bisognava cercare le rimanenze con il lanternino nei magazzini degli agricoltori. Oggi nei magazzini, probabilmente, resta un 15% di risone. Secondo le norme è ancora presto per “non quotare” ma, resta la difficoltà a trovare una quotazione ufficiale. Le trattative avvengono a distanza, senza stringere troppo la mano quasi a valutare le intenzioni della controparte.
RiceWeek Live – 35a puntata
Appuntamento con RiceWeek Live di aprile. Siamo arrivati al giro di boa di questa campagna e le prospettive non sembrano rasserenare i mercati del riso italiano. Mese di marzo a fasi alterne con prezzi in lieve aumento nella prima parte, mentre, nell’ultima decade del mese, i segnali che sono arrivati dalle borse hanno causato forti tensioni. Condizioni che hanno portato aumenti importanti dei prezzi nei primi giorni di aprile.
Approfondimento: di seguito mettiamo a vostra disposizione in formato pdf le slides mostrate nel video, da consultare o scaricare.
Analisi Mercato del Risone #14/2022
C’è!… Ma non si vende! A memoria non si ricordano listini di Borsa Merci che riportino, su (quasi) tutte le varietà relative al risone, la voce “nominale”. Le Camere di Commercio la definiscono così:” Ove esista la disponibilità di una data merce ma di questa non siano avvenute contrattazioni ed i prezzi siano stati desunti da semplici informazioni o formati in via presuntiva a seconda della tendenza del mercato, oppure mediante una semplice ripetizione, ritenuta attendibile, dei prezzi immediatamente precedenti, si indicherà espressamente nel listino che trattasi di quotazione nominale “. Le cause sono molteplici e le abbiamo già elencate nelle scorse settimane. Le conseguenze saranno condizionate dall’aria che tira…
Analisi Mercato del Risone #13/2022
Non si ferma la corsa ai rialzi. In questo ultimo periodo l’attenzione dei compratori riguarda tutte le tipologie di risone. Soprattutto Cammeo e Barone in 2 settimane realizzano un aumento del 20%. Per le altre tipologie gli aumenti si aggirano sul 10%. La rimanenza ancora stoccata presso le aziende agricole, pari a 377.000 tonnellate, non invoglia i risicoltori a vendere. Nello stesso periodo le rimanenze delle scorse stagioni erano: 2020-21 542.000 ton.(+44%) – 2019-20 540.000 ton.(+43%) – 2018-19 497.000(32%). Sicuramente la siccità e la situazione internazionale hanno la loro forte influenza ma i numeri danno riferimenti concreti.