L’estate torrida ha lasciato qualche strascico. Il clima che si respira dietro i cassoni delle trebbiatrici ci consiglia cautela. Il clima che si respira in Borsa Merci ancor di più. Sarà anche colpa delle nuove generazioni di mediatori, sarà colpa di internet, ma di campioni in Borsa se ne vedono pochi e le primizie latitano. C’è clima e clima. I prezzi che vengono accordati riguardano principalmente le partite soggette a ritiri urgenti. Intanto le riserie attendono le partite acquistate in campo per programmare al meglio i ritiri. Dinamiche di mercato che vengono ritoccate anche per i postumi da lockdown. Stenta a ripartire la ristorazione e non si sa come ripartiranno le mense. Con questo clima le contrattazioni potrebbero essere tutte nominali anzi, personalizzate. Infatti i listini ufficiali non quotano. Ha un’importanza relativa se, oggi, il gruppo Arborio e il lungo B sono richiesti. Il mercato vero lo vedremo solo a raccolto ultimato.
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Analisi Mercato del Risone – Settimana #37/2020
La prudenza è d’obbligo. Ma le analisi qualitative sui primi campioni lasciano intendere che non sarà una campagna tutta rose e fiori. Perlomeno sul profilo qualitativo. Il caldo eccessivo di agosto e quello anomalo di questi giorni ha contribuito a produrre qualche effetto negativo sulla coltivazione. Il termometro della dimensione lo avremo tra una decina di giorni. Sul mercato le contrattazioni procedono con un lento avvicinamento ai prezzi concordati per i contratti in campo per le varietà del gruppo tondo e i lungo B. Per le varietà da interno la poca disponibilità di prodotto non permette di avere un quadro preciso della situazione. I trasferimenti progressivi riflettono la reale situazione. Scorte esaurite e poca merce pronta per il ritiro, mentre l’industria lamenta uno scarso interesse da parte della GDO.
Analisi Mercato del Risone – Settimana #36/2020
Si parte. In leggero anticipo rispetto alla media delle ultime annate, ma bisognerà attendere la prossima settimana per avere riferimenti sia di produzione che di qualità. La prudenza è d’obbligo e le voci che circolano hanno bisogno di solide certezze. In Borsa Merci di Vercelli si sono stipulati contratti su tondi generici e lunghi B precoci seppur per quantitativi limitati. A condizionare i prezzi in questo momento, più che gli effetti post Covid, sono le previsioni di disponibilità futura legate alla maggiore o minore superficie coltivata. A proposito di superficie. Le nuove tecnologie di selezione varietale hanno modificato la tempistica della programmazione delle semine. Se fino ad un decennio fa si attendeva gennaio per individuare le varietà da seminare, valutando anche l’andamento dei prezzi di mercato, oggi le aziende agricole devono individuare le varietà già a novembre con mercati difficilmente valutabili.
Analisi Mercato del Risone – Settimana #30/2020
Ripartenza da bollino rosso. Gli ultimi mercati di luglio non hanno entusiasmato. I dati di semina appena pubblicati hanno confermato le voci che giravano tra gli addetti. Si sapeva di un recupero della superficie di Carnaroli e Arborio. Non si prevedeva un aumento globale della superficie coltivata del 4%. A aprile la stima prevedeva un aumento del 1,5 %. L’aumento più consistente lo ha realizzato il gruppo del tondo con un aumento del 25% rispetto il 2019, per contro gli indica perdono quasi il 20% della superficie. A mercati chiusi il prezzo realizzabile per le rimanenze diventa secondario. Il pensiero da oggi è rivolto al nuovo raccolto e la partenza non è da bollino verde.
Analisi Mercato del Risone – Settimana #29/2020
Al.. Lungo e Sprint. Il gioco di parole è doveroso per come il mercato del lungo B (per i non addetti ai lavori “Sprint” è il nome di una varietà indica precoce) sta affrontando il finale di questa campagna. Mancano i dati di semina (ma già dalle previsioni era evidente un calo di superficie), aggiungete le proposte interessanti che arrivano per la prossima stagione e l’interesse si ravviva. Tengono i risi da risotto anche se la ristorazione stenta a recuperare terreno. Faticano tondi, medi e lungo A da esportazione. Sono stati soprattutto questi ultimi a subire la concorrenza parallela, in alternativa al ridimensionamento delle importazioni di lungo B dal sud-est asiatico, di varietà simili e non soggette a dazi. Vialone nano e S.Andrea che in queste ultime settimane registrano trasferimenti con percentuali sotto l’1%. Non è un buon segno per queste varietà storiche che si avvalgono del certificato “riso classico”.
Analisi Mercato del Risone – Settimana #28/2020
Non si sa quanto durerà e come sopporterà i colpi. La borsa merci è così. Ondeggia, si piega, oggi a est, domani a ovest. Prende colpi, perde rami e foglie ma è resiliente. I tentativi di armonizzare i movimenti si scontrano con tanti, troppi interessi che li rendono, per ora, vani. Oggi, dopo settimane di forti spinte, il mercato si comporta come il mare in risacca. Compratori quasi fermi. Gli operatori hanno difficotà a predisporre i ritiri per i fine magazzino. Tranne Selenio, unico in leggera ripresa, e indica, in fase ancora interlocutoria, per le altre tipologie il mercato prospetta un finale di campagna lento e senza vigore. Soprattutto il Vialone Nano sembra subire maggiormente le conseguenze. I trasferimenti settimanali non aiutano a smaltire le scorte. Mentre tutte le altre varietà hanno raggiunto il 90%, il Nano è fermo all’82%.
Analisi Mercato del Risone – Settimana #27/2020
Un altro giro di giostra. Questa volta senza troppi entusiasmi. Le tante cicatrici e i facili proclami non si addicono al nostro settore. Mercato a fasi alterne con le aspettative da entrambe le parti che non si spingono troppo in avanti. Così i movimenti sono attutiti. Contrattazioni chiuse con flemma ferragostana. Le scorte sono ormai di competenza dell’industria, e gli affari riguardano un numero sempre più esiguo di compratori. Per ritrovare un poco di interesse dobbiamo riesumare il Selenio, ma per gli altri tondi la sosta continua. Si rivedono i compratori di lungo B, ma per ora la cautela è d’obbligo. Carnaroli che non arretra, anzi, sembra voler attendere i dati di semina per capire che finale di stagione sarà. Forse con un altro giro di giostra.
Analisi Mercato del Risone – Settimana #26/2020
A fasi alterne si procede con i ritiri del prodotto già contrattualizzato. Questa settimana è stato il gruppo del tondo che, finalmente, da segnali di ripresa almeno nei trasferimenti. Mercati e prezzi che ci avvicinano alle ferie estive. Pochi scambi su tutte le tipologie. Ritorna un po’ di interesse per il Selenio. Tra le varietà da risotto il gruppo Carnaroli mantiene viva l’attenzione. Lungo B stabile con i trasferimenti che si riavvicinano alle 10.000 tonnellate per settimana. Ma tra pochi giorni è pronto a partire l’accordo commerciale con il Vietnam. Prematuro valutare quali potrebbero esssere le conseguenze. I prezzi che l’industria propone per i contratti precampagna sono superiori a quelli proposti un anno fa, ma inferiori ai prezzi attuali. Quando avremo i dati relativi alle superfici di semina potremo valutare meglio la situazione.
Analisi Mercato del Risone – Settimana #25/2020
Nonostante i numeri esigui che la risicoltura italiana rappresenta a livello mondiale, possiamo trovare tutte le condizioni critiche esasperare all’eccesso. In questo piccolo mondo a sè le crisi e i rimbalzi si susseguono come un giro sulle montagne russe. A complicare la situazione oggi si inserisce anche la logistica. Come in altri settori, i trasporti e i depositi possono condizionare la filiera. La capillarità, la disponibilità dei produttori a stoccare anche per lunghi periodi il prodotto per l’industria hanno dato, quasi sempre, un polmone aggiuntivo alla logistica della filiera. Oggi, la situazione post codiv ne condiziona pesantemente l’organizzazione. La
conseguenza è evidenziata dall’attuale stallo dei mercati. Se il prezzo è il risultato della conclusione della trattativa, lo stallo è tutto nelle intenzioni per avviare la trattativa.
Analisi Mercato del Risone – Settimana #24/2020
A chi giova l’attuale situazione? Probabilmente a nessuno. Il mercato del riso, per utilizzare un termine in voga di questi tempi, è asintomatico. Ovvero non da segnali. Non è rivelatore. Nonostante i dati disponibili, gli aggiornamenti tecnici e l’evoluzione digitale, a volte, ci troviamo a cercare una giustificazione ad una serie di asintomatici eventi. Premettendo che, in una annata “normale”, oggi le quotazioni sarebbero mediamente un 10/15% inferiori. Resta incomprensibile, in una logica di filiera, rilevando un aumento di 45.000 ton per le scorte presso l’industria di risone grezzo e, a parte i gruppi tondo e medio, una forte riduzione delle rimanenze rispetto all’annata precedente, come il mercato non venga sostenuto nell’interesse di tutta la filiera. I cali fisiologici hanno una loro ragion d’essere e il mercato ne comprende il meccanismo. Il calo asintomatico, a volte, destabilizza. Qui sotto il report listini completo, che da questa settimana si arricchisce di maggiori informazioni.
Analisi Mercato del Risone – Settimana #23/2020
La sensazione è la stessa che si potrebbe provare seguendo il finale di un film avvincente e nel momento clou compaiono i titoli di coda, lasciando il finale aperto e un po’ di incredulità nello spettatore. Non siamo spettatori, ma la perplessità si scorge negli sguardi degli attori. Il tentativo di far ripartire il mercato del tondo non contempla la situazione “dove eravamo rimasti?” che avrebbe rasserenato gli animi. Se per il tondo il futuro si presenta in salita, per le altre tipologie la sensazione si avvicina al risveglio post sbornia. Le perplessità, comunque, restano. Cercare di mettere i titoli di coda sul mercato del riso nella domenica di Pentecoste è prematuro. C’è un vecchio proverbio che recita “A giugno in bene o in male c’è sempre un temporale.” Il mese è appena iniziato. In bene o in male.
Analisi Mercato del Risone – Settimana #22/2020
Borse Merci chiuse per festività ma le contrattazioni non si fermano. In realtà rallentano. La fine del lockdown e il ritorno ad una incerta normalità hanno ridimensionato la corsa agli acquisti. Nella fase attuale, la scarsa disponibilità di risone ancora in vendita bilancia la scarsa domanda delle riserie. Qualche preoccupazione in più per i tondi in quanto la ripresa della ristorazione, soprattutto quella orientale, stenta e riprendere i vecchi ritmi. Per i risi da risotto pesa, oltre alle difficoltà del settore turistico, ricorrenti voci di un ripensamento da parte dei produttori che, negli ultimi giorni disponibili, hanno optato per la semina di risi da risotti anzichè la semina di risi tondi da tempo programmata. Ad ora non si ha percezione se tale decisione possa modificare le superfici stimate.
Analisi Mercato del Risone – Settimana #21/2020
Seconda seduta di Borsa Merci aperta a Vercelli quasi deserta. Pochi operatori, poche riserie e ancor meno produttori. L’attuale fase di semina prossima alla conclusione seguita dalla fase di controllo delle infestanti e del riso crodo hanno sempre avuto un effetto anestetico sul mercato. Trattative rallentate e prezzi stabili per quasi tutte le tipologie compreso il lungo B. Lieve cedimento per Arborio e similari, le prossime settimane saranno utili per comprendere le necessità della GDO, inoltre vedremo se i trasferimenti continueranno a mantenersi su quantitativi importanti e la riduzione delle scorte presso i produttori ci porterà ad un anticipo della chiusura della campagna commerciale 2019-2020. Consulta o scarica il report qui sotto.
Analisi Mercato del Risone – Settimana #20/2020
A due mesi abbondanti dalla chiusura delle Borsa Merci tutto ci si poteva aspettare tranne che una situazione simile. A fare un breve riassunto del periodo Codiv possiamo dire che il sistema ha retto. Quando la grande distribuzione ha forzato la corsa all’incetta, il mercato ha risposto positivamente. In questi frangenti non è il prezzo il termometro ma la capacità del sistema a reagire e non creare il panico da scaffale vuoto. La reazione la stiamo osservando oggi. A scaffali pieni e cittadini con dispense trasbordanti il mercato ripiega. Si ferma. Ma non del tutto. Ci pensa il bistrattato lungo B a mantenere alta la tensione. Per dirla con parole di Arthur Bloch che, adattando il primo principio di Heisenberg al mercato, afferma:”Puoi sapere dove va il mercato, ma non puoi sapere dove andrà una volta che ci è arrivato.”