Analisi Mercato del Risone #07/2022

Non accenna a placarsi la tensione in borsa. Dopo la ripartenza dei lunghi A tipo Ribe della scorsa settimana, Selenio e Carnaroli si disputano il primato per il maggior rialzo della settimana. Quasi appaiati a 800 euro/ton ivato, escluso l’irragiungibile Vialone, il prezzo raggiunto in queste settimane per il Selenio è un record assoluto negli ultimi 20 anni (il precedente massimo di prezzo pari a 550 euro/ton ivato era stato raggiuno nel maggio 2019 e a marzo 2009). Discorso diverso per il Carnaroli che raggiunge valori registrati prima della primavera 2016 (per intenderci 6 stagioni fa). A raffreddare la situazione sono Barone, Cammeo e indica che, nonostante i prezzi inferiori alle altre varietà, registrano scarse contrattazioni.

Analisi Mercato del Risone #06/2022

La settimana che si conclude possiamo assegnarla al Lungo A. In genere. Partito in sordina, il mercato dei lunghi A tipo Ribe vede l’industria sempre più attiva su Luna, Ronaldo e varietà affini. Il prezzo, come succede spesso in questa campagna, aumenta del 10% per le varietà tipo Ribe. Stabili i tondi (sempre richiesti) e i lunghi B (per gli indica la domanda scarseggia). Medio cristallino (Lido e Crono) richiesto ma l’offerta è quasi esaurita. In questo caso si potrebbe già parlare di quotazione nominale. Passando ai trasferimenti le varietà con il maggior trasferimento sono il Lido con il 76,77% e il Selenio con il 70,91%, mentre le varietà con meno ritiri sono le “Varie Lungo A” con il 39,81%, il S.Andrea con il 43,15% e il Baldo con il 43,93%.

Analisi Mercato del Risone #05/2022

Rebus semine. A fine mercato di Mortara arriva il sondaggio delle semine riso per il 2022. Con i prezzi dei tondi ancora in tensione e la crescente domanda si pensava ad un forte aumento della superficie coltivata a tondo. L’aumento c’è stato ma non così eclatante. Aumento più consistente (ma prevedibile) per il gruppo indica. Si riducono (incautamente?) le superfici per i lunghi A cristallini ( Loto e similari – 11%, Baldo e similari -50%). Rincresce vedere nella statistica una accozzaglia di risoni e tipologie che meriterebbero una analisi più articolata. Unificare “varie medio” con Padano (esiste ancora?), Lido, varie lungo A (è quasi tutto Gloria…) non aiuta a capire le scelte di semina. Lo speudo-gruppo segna un -24%. Sappiamo della diminuzione del Gloria, ma non si capisce cosa succede al Lido. Le uniche certezze sono due. La diminuzione totale della superficie e le “schede bianche”, ovvero l’alta percentuale di superficie che ancora aspetta la varietà prescelta per la semina.

Analisi Mercato del Risone #04/2022

Ancora alta tensione sui mercati. Salgono ancora Baldo e Barone. Ripartono Selenio e le varietà del gruppo Arborio mentre il Lido/Crono si avvicina alla quotazione nominale (siamo al 71% di risone trasferito sulla disponibilità iniziale). Carnaroli in purezza (da non confondere con il “classico”) molto richiesto ma con qualche perplessità sulla effettiva disponibilità. La tensione sale anche per il seme, soprattutto per le varietà da risotto, colpite dal nematode. A contribuire a surriscaldare l’ambiente ci pensano le commissioni preposte a redigere i listini ufficiali delle Camere di Commercio. Se Mortara, dopo 40 giorni, ha ripreso a pubblicare le quotazioni (con variazioni ovviamente stratosferiche), Vercelli perde un colpo e non pubblica il listino di martedì 25-gennaio. Ricordiamo che anche durante il lockdown le Commissioni continuavano a lavorare.

Analisi Mercato del Risone #03/2022

Ad un osservatore esterno può sembrare che gli operatori siano colpiti dalla “sindrome da scaffale”. Dopo 140 giorni dall’inizio della campagna 2021-22 è stato trasferito il 50% del raccolto. Bisogna ritornare indietro di 7 anni per ritrovare una situazione simile. Ma allora scarseggiavano le varietà da interno con Arborio e Carnaroli al 60% (e il prezzo superava i 700 €/Ton) e il Baldo con il Roma sopra il 70% di risone ritirato ( i prezzi 630 e 600 €/ton). Oggi la situazione riguarda quasi tutte le tipologie di riso. Ne consegue che, a fasi alterne, le variazioni riguardano tutti i risoni. Dopo i rialzi dei tondi delle scorse settimane, a Mortara sono protagonisti gli indica, il Cammeo e il Barone. Una breve considerazione. La Borsa di Mortara è dal 17 dicembre che non pubblica il listino.

Analisi Mercato del Risone #02/2022

Ormai ne parlano tutte le testate. La Cina sta rastrellando, entro la prima metà dell’annata agraria 2022, il 60% delle riserve mondiali di riso e di altri prodotti agricoli. Per contro, la Russia ridurrà le esportazioni di grano del 20% fino a fine giugno. In Italia cerca sponda, pubblicamente, Vincenzo Divella, amministratore delegato dell’omonimo pastificio, ottenendo un parziale riconoscimento dalla Gdo. Per la risicoltura italiana, il 2022 è iniziato nel segno dei tondi, ma ora, sembra accellerare su tutte le tipologie. A fronte delle potenze mondiali (vedi Cina e Russia) che si muovono e condizionano i mercati, l’Europa e l’Italia, ripongono la loro fiducia nell’infallibile toccasana PNNR, strumento innovativo che, speriamo non faccia rimpiangere il vecchio “intervento”.

Analisi Mercato del Risone #01/2022

Il 2022 inizia nel segno dei tondi. In realtà potremmo sbilanciarci, senza timore, a definire tutta la stagione nel segno dei tondi ma, … C’è un ma. Rispetto a inizio gennaio 2021 la rimanenza, ovvero la disponibilità ancora ritirabile, per le riserie è inferiore di quasi 105.000 tonnellate. A complicare ulteriormente la situazione è la difficoltà a valutare quanta merce risulta ancora invenduta. Il rischio di vendite “senza scorta” potrebbero far perdere di “appeal” i tondi. In questo contesto, può essere d’aiuto una opportuna valutazione delle intenzioni di semina che, a fine mese, l’Ente Risi renderà pubbliche. E’ auspicabile una adesione statisticamente accettabile per avere valori attendibili. in caso contrario continueremo la navigazione a vista.

Analisi Mercato del Risone #51/2021

Questa settimana trascuriamo volontariamente la borsa merci. La velocità di crociera, se ci passate il termine, è da pilota automatico. Probabilmente lo sarà sino a gennaio inoltrato. Tra le tante iniziative lodevoli e condivisibili ve ne proponiamo una che permette ad ogni cittadino di dare un contributo alla salvaguardia dell’unicità del modo agricolo italiano. Naturalmente riso compreso. In data 14 dicembre la Commissione europea ha avviato una consultazione pubblica sulla revisione della legislazione relativa all’informazione dei consumatori sui prodotti alimentari. Tra i quattro ambiti oggetto della revisione vi è l’etichettatura di origine. Al seguente indirizzo potete partecipare e dare il vostro contributo come cittadini e lavoratori italiani ed europei a favore di una più utile e trasparente informazione. Una ragione in più per partecipare, finalmente!, il testo è in italiano!

Analisi Mercato del Risone #50/2021

Un anno fa parlavamo di un mercato letargico più attento a possibili contratti di coltivazione. Oggi i mercati sono attivi su tutte le varietà e, per ora, si rimandano le decisioni su eventuali contratti di coltivazione. I prezzi sono stabili ma le contrattazioni continuano seppur a ritmi più blandi. I dati relativi alla disponibilità vendibile nell’ultima tabella dei trasferimenti espongono una situazione diversa rispetto dicembre 2020. Le vendite dei tondi e del Lido ormai superano il 50% della disponibilità. Anche i lungo A tipo Ribe e i lungo B riportano trasferimenti al 40% che, tradotti in volume venduto si avvicinano sensibilmente al 50%. Ultima considerazione. La Commissione di Borsa di Vercelli ha iniziato a quotare la varietà Gloria ma nella tabella dei trasferimenti ci si ostina a riportare il Padano con una produzione nazionale di 369 ton. Ha senso?

Analisi Mercato del Risone #49/2021

In Sala Merci si parla di B&B. Non è la banda bassotti ma sono il Barone CL e il Bilancio di collocamento. Partendo dal mercato la situazione sembra stabilizzarsi. Le contrattazioni non si fermano (ed è un fattore positivo) e i prezzi non subiscono variazioni (tranne il lieve aumento per il Barone cl). Trasferimenti sostenuti anche questa settimana con un 18% in più rispetto alla corrispondente settimana del 2020. In evidenza i tondi generici con 8.500 tonnellate, il Baldo e il Carnaroli sopra le 4.000 tonnellate. Oggi è stato pubblicato il bilancio di collocamento preventivo per la campagna 2021/2022 e il dato che incuriosisce è la resa di produzione per ettaro quantificata in 6,45 Ton/Ha con una diminuzione di circa il 4% sul 2020. Vale la pena ricordare che Coldiretti stimava, a inizio raccolto, una diminuzione del 10%.

Analisi Mercato del Risone #48/2021

Si riprende fiato. L’unica varietà che non sembra voler rallentare è il Vialone Nano che, applicando letteralmente il regolamento, andrebbe quotato nominalmente. Per il resto le contrattazioni procedono senza scossoni. I magazzini delle riserie si sono rimpinguate dopo settimane di sofferenza. Un elogio alla logistica e ai trasportatori che, a differenza di altri settori, hanno svolto egregiamente il loro ruolo senza pregiudicare la programmazione dei ritiri. Forse per Natale non arriveranno tutti i regali hi-tech ma i risotti sono garantiti. E parlando di trasferimenti il raffronto con la scorsa stagione mette in evidenza l’aumento dei ritiri per quasi tutte le tipologie di risone: tondo +18% sul 2020, varietà da interno -5%, medio +39%, varietà export +13% e infine risi indica +13%.

Analisi Mercato del Risone #47/2021

Se il Vialone è in fuga solitaria in una ipotetica corsa su strada, i tondi si comportano come una perfetta squadra su pista alternandosi alla guida del quartetto. La corsa è poderosa anche per i trasferimenti. I tondi, a pari data, sono avanti del 20% sul 2020 e del 23% sul 2019. Loto e similari tra i protagonisti della settimana. Anche per queste varietà i trasferimenti sono superiori al 2020 (+13%). Continua il recupero del Cammeo che raggiunge le altre varietà del gruppo da esportazione. Ancora in ritardo i trasferimenti (meno 20% sul 2020) mentre Roma/Barone seppur meno richiesto supera nei trasferimenti il 2020 del 12%. Settimana favorevole per i similari del gruppo Arborio con trasferimenti in linea con la scorsa campagna. Carnaroli e Caravaggio i più richiesti mentre il Leonidas fatica a trovare estimatori. Lungo B stabile con trasferimenti in crescita del 12% sul 2020.

Analisi Mercato del Risone #46/2021

Per chi non è avvezzo a consultare il listino della Borsa Merci di Vercelli la prima quotazione delle varietà denominate “similari” fu introdotta nella campagna 2007-2008 per le varietà Balilla e Selenio. Oggi la suddivisione di quelle che erano considerati i “risi comuni” (termine desueto e italianissimo oggi sostituito dall’anglosassone commodity) è ripartita in 3 tra Centauro e similari, Sole e infine Selenio. Analizzando quanto succede nelle Sale di contrattazioni bisognerebbe aumentare la suddivisione in 4. Caratteristiche e utilizzo finale fanno si che la differenza tra i tondi meno pregiati e il Selenio ci sia una differenza di prezzo del 33%. Non stupisce che i rialzi del tondo siano sfasati. Oggi è il turno del Centauro che raggiunge i 500 euro ivato per tonnellata, seppur con pagamenti a fine marzo. Non si ferma la corsa del Vialone mentre anche Cammeo e Barone rialzano la testa. Per ora niente stan-by.