Appuntamento con Num3r1 Pr1m1 di luglio. I trasferimenti non sono gli unici dati pubblicati dall’ ENR. In questo report analizziamo anche i dati relativi alle giacenze presso le riserie e/o commercianti.
Di seguito il link per consultare il pdf con tutte le slides mostratevi in questa puntata. Potete anche scaricare il documento cliccando sul pulsante Download.
Al.. Lungo e Sprint. Il gioco di parole è doveroso per come il mercato del lungo B (per i non addetti ai lavori “Sprint” è il nome di una varietà indica precoce) sta affrontando il finale di questa campagna. Mancano i dati di semina (ma già dalle previsioni era evidente un calo di superficie), aggiungete le proposte interessanti che arrivano per la prossima stagione e l’interesse si ravviva. Tengono i risi da risotto anche se la ristorazione stenta a recuperare terreno. Faticano tondi, medi e lungo A da esportazione. Sono stati soprattutto questi ultimi a subire la concorrenza parallela, in alternativa al ridimensionamento delle importazioni di lungo B dal sud-est asiatico, di varietà simili e non soggette a dazi. Vialone nano e S.Andrea che in queste ultime settimane registrano trasferimenti con percentuali sotto l’1%. Non è un buon segno per queste varietà storiche che si avvalgono del certificato “riso classico”.
La nuova puntata di Dentro la Notizia è dedicata alle IGP e DOP del riso. Quelle esistenti e quelle in divenire con intervento conclusivo di Alessandro Grandi.
Approfondimento: chi desidera approfondire, di seguito può consultare o scaricare gli articoli analizzati nel programma.
Non si sa quanto durerà e come sopporterà i colpi. La borsa merci è così. Ondeggia, si piega, oggi a est, domani a ovest. Prende colpi, perde rami e foglie ma è resiliente. I tentativi di armonizzare i movimenti si scontrano con tanti, troppi interessi che li rendono, per ora, vani. Oggi, dopo settimane di forti spinte, il mercato si comporta come il mare in risacca. Compratori quasi fermi. Gli operatori hanno difficotà a predisporre i ritiri per i fine magazzino. Tranne Selenio, unico in leggera ripresa, e indica, in fase ancora interlocutoria, per le altre tipologie il mercato prospetta un finale di campagna lento e senza vigore. Soprattutto il Vialone Nano sembra subire maggiormente le conseguenze. I trasferimenti settimanali non aiutano a smaltire le scorte. Mentre tutte le altre varietà hanno raggiunto il 90%, il Nano è fermo all’82%.
Appuntamento con RiceWeek Live di luglio. Mese di giugno impegnativo per la logistica dei ritiri e mercato conseguentemente in stallo. Prezzi che subiscono ribassi tecnici dovuti alla fine del blocco delle attività per il Coronavirus. Si intravede un leggero miglioramento nelle ultime settimane ma è ancora presto per valutare le conseguenze della pandemia sulla filiera del riso italiano, soprattutto sulla commercializzazione
Approfondimento: di seguito mettiamo a vostra disposizione in formato pdf le slides mostrate nel video, da consultare o scaricare.
Un altro giro di giostra. Questa volta senza troppi entusiasmi. Le tante cicatrici e i facili proclami non si addicono al nostro settore. Mercato a fasi alterne con le aspettative da entrambe le parti che non si spingono troppo in avanti. Così i movimenti sono attutiti. Contrattazioni chiuse con flemma ferragostana. Le scorte sono ormai di competenza dell’industria, e gli affari riguardano un numero sempre più esiguo di compratori. Per ritrovare un poco di interesse dobbiamo riesumare il Selenio, ma per gli altri tondi la sosta continua. Si rivedono i compratori di lungo B, ma per ora la cautela è d’obbligo. Carnaroli che non arretra, anzi, sembra voler attendere i dati di semina per capire che finale di stagione sarà. Forse con un altro giro di giostra.
A fasi alterne si procede con i ritiri del prodotto già contrattualizzato. Questa settimana è stato il gruppo del tondo che, finalmente, da segnali di ripresa almeno nei trasferimenti. Mercati e prezzi che ci avvicinano alle ferie estive. Pochi scambi su tutte le tipologie. Ritorna un po’ di interesse per il Selenio. Tra le varietà da risotto il gruppo Carnaroli mantiene viva l’attenzione. Lungo B stabile con i trasferimenti che si riavvicinano alle 10.000 tonnellate per settimana. Ma tra pochi giorni è pronto a partire l’accordo commerciale con il Vietnam. Prematuro valutare quali potrebbero esssere le conseguenze. I prezzi che l’industria propone per i contratti precampagna sono superiori a quelli proposti un anno fa, ma inferiori ai prezzi attuali. Quando avremo i dati relativi alle superfici di semina potremo valutare meglio la situazione.
Nonostante i numeri esigui che la risicoltura italiana rappresenta a livello mondiale, possiamo trovare tutte le condizioni critiche esasperare all’eccesso. In questo piccolo mondo a sè le crisi e i rimbalzi si susseguono come un giro sulle montagne russe. A complicare la situazione oggi si inserisce anche la logistica. Come in altri settori, i trasporti e i depositi possono condizionare la filiera. La capillarità, la disponibilità dei produttori a stoccare anche per lunghi periodi il prodotto per l’industria hanno dato, quasi sempre, un polmone aggiuntivo alla logistica della filiera. Oggi, la situazione post codiv ne condiziona pesantemente l’organizzazione. La conseguenza è evidenziata dall’attuale stallo dei mercati. Se il prezzo è il risultato della conclusione della trattativa, lo stallo è tutto nelle intenzioni per avviare la trattativa.
Il mondo agricolo italiano inizia a dubitare della svolta green intrapresa dalla commissione europea. Lo dimostra la preoccupazione espressa dalle organizzazioni agricole che temono di non poter controllare l’iter dei provvedimenti. La svolta ambientalista ha spostato gli interessi e i finanziamenti sui servizi legati più al clima e alla salute, lasciando al mondo agricolo incombenze e responsabilità che preoccupano, e non poco, gli operatori del settore. Questi gli argomenti della puntata di oggi di ReceWeek Inside – Dentro la Notizia.
Approfondisci consultando o scaricando qui sotto gli articoli commentati nel programma.
A chi giova l’attuale situazione? Probabilmente a nessuno. Il mercato del riso, per utilizzare un termine in voga di questi tempi, è asintomatico. Ovvero non da segnali. Non è rivelatore. Nonostante i dati disponibili, gli aggiornamenti tecnici e l’evoluzione digitale, a volte, ci troviamo a cercare una giustificazione ad una serie di asintomatici eventi. Premettendo che, in una annata “normale”, oggi le quotazioni sarebbero mediamente un 10/15% inferiori. Resta incomprensibile, in una logica di filiera, rilevando un aumento di 45.000 ton per le scorte presso l’industria di risone grezzo e, a parte i gruppi tondo e medio, una forte riduzione delle rimanenze rispetto all’annata precedente, come il mercato non venga sostenuto nell’interesse di tutta la filiera. I cali fisiologici hanno una loro ragion d’essere e il mercato ne comprende il meccanismo. Il calo asintomatico, a volte, destabilizza. Qui sotto il report listini completo, che da questa settimana si arricchisce di maggiori informazioni.
Appuntamento con RiceWeek Live di giugno. Inizia la terza fase e le prime impressioni all’uscita dal lockdown sono contrastanti. Maggio ha visto un mercato del risone più riflessivo per alcune tipologie, mentre per tondi e indica le strade divergono ampiamente. I trasferimenti non ripetono i record di aprile ma si mantengono su valori elevati per il periodo.
Approfondimento: di seguito mettiamo a vostra disposizione in formato pdf le slides mostrate nel video, da consultare o scaricare.
La sensazione è la stessa che si potrebbe provare seguendo il finale di un film avvincente e nel momento clou compaiono i titoli di coda, lasciando il finale aperto e un po’ di incredulità nello spettatore. Non siamo spettatori, ma la perplessità si scorge negli sguardi degli attori. Il tentativo di far ripartire il mercato del tondo non contempla la situazione “dove eravamo rimasti?” che avrebbe rasserenato gli animi. Se per il tondo il futuro si presenta in salita, per le altre tipologie la sensazione si avvicina al risveglio post sbornia. Le perplessità, comunque, restano. Cercare di mettere i titoli di coda sul mercato del riso nella domenica di Pentecoste è prematuro. C’è un vecchio proverbio che recita “A giugno in bene o in male c’è sempre un temporale.” Il mese è appena iniziato. In bene o in male.
Borse Merci chiuse per festività ma le contrattazioni non si fermano. In realtà rallentano. La fine del lockdown e il ritorno ad una incerta normalità hanno ridimensionato la corsa agli acquisti. Nella fase attuale, la scarsa disponibilità di risone ancora in vendita bilancia la scarsa domanda delle riserie. Qualche preoccupazione in più per i tondi in quanto la ripresa della ristorazione, soprattutto quella orientale, stenta e riprendere i vecchi ritmi. Per i risi da risotto pesa, oltre alle difficoltà del settore turistico, ricorrenti voci di un ripensamento da parte dei produttori che, negli ultimi giorni disponibili, hanno optato per la semina di risi da risotti anzichè la semina di risi tondi da tempo programmata. Ad ora non si ha percezione se tale decisione possa modificare le superfici stimate.
Seconda seduta di Borsa Merci aperta a Vercelli quasi deserta. Pochi operatori, poche riserie e ancor meno produttori. L’attuale fase di semina prossima alla conclusione seguita dalla fase di controllo delle infestanti e del riso crodo hanno sempre avuto un effetto anestetico sul mercato. Trattative rallentate e prezzi stabili per quasi tutte le tipologie compreso il lungo B. Lieve cedimento per Arborio e similari, le prossime settimane saranno utili per comprendere le necessità della GDO, inoltre vedremo se i trasferimenti continueranno a mantenersi su quantitativi importanti e la riduzione delle scorte presso i produttori ci porterà ad un anticipo della chiusura della campagna commerciale 2019-2020. Consulta o scarica il report qui sotto.
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