Brusca frenata dei trasferimenti. Nella settimana appena trascorsa è stato ritirato solo l’1,40% della disponibilità. Se la situazione dei ritiri per il tondo e per il lungo B non desta particolare preoccupazione, per i lunghi A la musica cambia. Non è più solo il Baldo, ma anche Arborio e Carnaroli stentano a rinpinguare gli scaffali degli alimentari. La ristorazione riuscirà ad esaurire le probabili eccedenze? E soprattutto ha senso richiedere aumenti di superficie coltivata a lungo A (per intenderci: Loto e similari + 690 ha su 2020, S.Andrea +1.666 ha, Arborio +1.523 ha e Carnaroli +2.389 ha) quando la rimanenza complessiva del lungo A è superiore di 36.000 tonnellate rispetto al 2020?