Nonostante gli ultimi rialzi, l’aria che si respira in borsa è meno infuocata di quello che si aspetti. Che si faccia fatica a trovare l’equilibrio lo abbiamo evidenziato nelle scorse settimane e, a questo punto, alcune riserie non sono più intenzionate a seguire gli ultimi rincari. Vero è che, con 203.000 tonnellate di rimanenza, non si temono riporti (l’anno scorso le tonnellate erano 344.000), ma guardando nel dettaglio un paio di considerazioni vanno fatte. Della rimanenza attuale la metà (99.000 tonnellate) è costituita da varietà da interno. Esattamente un anno fa, per le varietà da interno, le tonnellate erano 94.000 ma ne riportammo a settembre 20.000, ovvero il 6% della disponibilità iniziale.