Il clima che si respira nelle Borse Merci è già in odore di feste pasquali. L’industria si alterna agli acquisti sulle diverse tipologie, mentre il mondo agricolo, impegnato nei preparativi di semina, si affaccia con discreto interesse all’evolversi del mercato. Tra i tondi cala l’interesse per il Selenio mentre l’Omega, a causa della scarsità di Centauro, è il tondo più richiesto su tutte le piazze. Si ferma la corsa del Luna ma i produttori, per ora, non sembrano cedere alle offerte al ribasso. Se il mercato del riso non sembra soffrire la concorrenza estera, per gli altri cereali la situazione si fa sempre più complicata. Le massicce, e forse eccessive, importazioni dall’Ucraina hanno intasato i mercati. I prezzi in continuo calo non permettono di fare le dovute valutazioni per arrivare ad una quotazione utile. Restano così invendute grosse partite di prodotto nazionale. Sembra di trovarsi di fronte ad un EBA (everything but not arms) rovesciato. Agli ucraini inviamo armi e intanto ritiriamo i loro cereali. Cui prodest?