Se il 2023 sarà ricordato per la siccità, probabilmente, il 2024 sarà ricordato per le proteste degli agricoltori. I costi di produzione sono lievitati per diverse cause. E’ di pochi giorni fa l’affondamento nel Mar Rosso di una nave che trasportava 21.000 ton. di fertilizzanti. Nel frattempo Bruxelles procede imperterrita nel programma del Green Deal. Martedì il parlamento europeo ha dato il via libera alla legge sul ripristino della natura. Nelle loro intenzioni la natura e quindi i fiumi dovrebbero riprendersi una buona fetta di terreni coltivati. Il giorno successivo, il 28 è stato dato il via libera agli accordi commerciali di libero scambio con altri paesi tra cui Cile, Nuova Zelanda & C. Questi paesi non sono esportatori di riso. Lo sono di carne. La preoccupazione riguarda tutti. Oggi i vari settori non sono a stagni chiusi. Vi è sempre interconnessione e le conseguenze, con effetti diversi, riguarderà tutti.