Il toro ha il fiatone e il gelo del mercato mantiene in letargo l’orso. Tra le aspettative dei produttori e la riluttanza dell’industria fanno capolino i dati dei consumi che attestano un calo dei consumi. A vedere i dati dei ritiri a risentirne maggiormente sono il gruppo tondo. il re del sushi, il Selenio, è fermo al 36% con 42.000 tonnellate trasferite contro le 84.000 dello scorso anno. In questo caso, più che la sciura Maria sono le giovani generazioni che non hanno interesse a premiare la qualità ma puntano a conservare il portafoglio. I “all-can-you-eat” asiatici sono economicamente sostenibili per le giovani generazioni. Pessima la situazione anche per il Baldo. Senza turchi i trasferimenti si fermano a 16.00 tonnellate contro le 42.000 di febbraio 2022. Situazione diversa per Arborio e similari. Trasferito il 57% contro il 52% di un anno fa. Ma le quotazioni cedono.