La storia si ripete, con qualche aggravante. Un anno fa si teneva conto dei mesi passati dall’ultima pioggia. Oggi si tergiversa sulla semina. Le aggravanti sono nei pensieri di tutti gli operatori ma, come l’innominato, si evita di pronunciarli. Non è sicuramente scaramanzia ma buonsenso e senso pratico. Mercati di questo anticipo di primavera che, come quasi tutte le annate, vedono pochi produttori presenti in borsa e industriali che riprendono a verificare le effettive disponibilità in vendita sul mercato. Prezzi che salgono genericamente su tutte le tipologie con poche eccezioni. La scarsa propensione alla vendita, soprattutto sulle varietà pregiate (vedi gruppo Carnaroli e gruppo Arborio) si confronta con la reale crisi dei consumi. Il margine di manovra è limitato e non può durare in eterno. La volontà di allegerirsi sui tondi e sugli indica invece si deve confrontare con le difficoltà legate alla qualità del prodotto non sempre vendibile.