A taglio non ancora ultimato la scarsa disponibilità di prodotto in fase di contrattazione non può essere imputata alla sola riduzione di superficie coltivata e/o danneggiata dalla siccità. A pari data nel gruppo tondo è stato trasferito il 48% in meno rispetto lo scorso anno. I lunghi A il 25% in meno e i lunghi B il 27% in meno. Valori che confermano la difficoltà dell’industria a reperire risone sul mercato. Se il SIAL di Parigi ha ribadito l’interesse per i prodotti agro-alimentari coltivati in Italia, l’interesse scema in presenza di prezzi rialzati dalla grave crisi economica e energetica che ha colpito e colpisce tutti gli attori della filiera. Non stimola sicuramente la vendita, il cosidetto “valore punto” che con prezzi di vendita elevati aumenta esponenzialmente il suo valore. Aumentando così la forbice tra prodotto di buona qualità e merce di scarsa qualità.