Lo avevamo segnalato ai primi di aprile. Quotare “ove non siano avvenute contrattazioni ed i prezzi siano stati desunti da semplici informazioni o formati in via presuntiva…” avrebbe portato in una fase calante, come l’attuale, alla redazione di listini con cali generalizzati. Con l’aggravante delle situazioni locali (vedi Vercelli e Milano che nella stessa giornata riportano prezzi differenti). A chi giova l’attuale situazione? Difficile individuare i beneficiari. Non giova sicuramente ad una filiera, ben definita geograficamente, quasi a replicare un distretto di ventennale memoria (chiedere al Dott. Casati), confondere gli operatori con assordanti campanilismi.