Quotare o non quotare. Questo sembra il dilemma delle Commissioni di listino. La sensazione è che si voglia applicare, anche nel settore riso, la strategia della “nuova” commissione sperimentale sul grano duro (non è altro che la vecchia CUN “fallimentare” allargata a 20 membri…) che non quota i contratti conclusi, ma da’ le indicazioni di prezzo sulle future contrattazioni. Dopo il conflitto di interesse passa nel dimenticatoio anche la turbativa di mercato. Tornando al mercato reale qualcosa si muove. Arrivano campioni in quantità accettabile per iniziare a valutare qualità e prezzi. Prezzi che, in valore assoluto, sono superiori ai quelli realizzati 12 mesi fa. A far da contraltare, però, pesano i contratti di coltivazione che hanno realizzato prezzi inferiori. Difficile quantificare la capacità della zavorra di trainare al ribasso i prezzi dei tondi, dei Lungo B e, soprattutto, delle varietà pregiate quali Barone e CL388.